Spresiano. Era uno studente di Medicina il ragazzo che si è buttato sotto il treno

Spresiano. Studente universitario in medicina decide di farla finita alla stazione. Nessun biglietto per spiegare il suo gesto
Filippi AG.FOTOFILM tspresiano suicidio stazione f.s.
Filippi AG.FOTOFILM tspresiano suicidio stazione f.s.

SPRESIANO. Si è messo in mezzo al binario, dando le spalle al treno che stava arrivando, ha allargato le braccia e si è fatto investire. Tragedia, ieri mattina, alla stazione ferroviaria di Spresiano dove un giovane di 19 anni è morto dopo essere stato travolto dal treno Venezia-Udine. Non ci sono dubbi sulla natura della tragedia. Si è trattato di un atto volontario. Il giovane, studente universitario alla facoltà di medicina di Padova, non aveva mai manifestato intenzioni di farla finita. Nessun segno che potesse in qualche modo allarmare i familiari e scongiurare così una simile tragedia. La linea ferroviaria è stata interrotta per un’ora per permettere agli uomini della Polfer di effettuare i rilievi. Dolore e sconcerto tra i familiari e gli amici del giovane. Un ragazzo tranquillo, impegnato, senza grilli per la testa, appassionato dello studio e socievole.

La tragedia è avvenuta poco dopo le 10. Dopo aver accompagnato un familiare in paese, il giovane era andato in automobile alla stazione dei treni di Spresiano dove avrebbe dovuto attendere il treno che lo avrebbe poi portato a Padova. Quello che è successo dopo, l’ha spiegato agli agenti della polizia ferroviaria di Treviso il macchinista del treno Venezia-Udine, un Regionale veloce che transita alla stazione di Spresiano verso le 10.15. Il macchinista, mentre si apprestava a transitare sul secondo binario della stazione ferroviaria di Spresiano, ha intravisto in lontananza la sagoma del giovane posizionarsi in mezzo al binario.

Non si trattava di un semplice attraversamento ed il macchinista l’ha subito capito azionando immediatamente il freno. Com’è noto però il treno non si blocca subito e lo spazio di frenata non è breve come fosse un’automobile. Il convoglio ha proseguito per qualche decina di metri prima di fermarsi. L’impatto, quindi, è stato inevitabile. Il giovane aveva dato le spalle al convoglio ed aveva allargato le braccia prima di essere investito. Un gesto che non ha lasciato adito a dubbi sulla sua natura.


È stato lo stesso macchinista a lanciare l’allarme al 118.  Ma a poco è servito l’intervento dei sanitari se non per constatare la morte del giovane studente universitario di Spresiano.

Gli agenti della Polfer, unitamente ai carabinieri della stazione di Spresiano, hanno avviato le indagini per capire qualcosa di più sulla tragedia. Non ci sono dubbi sulla natura del gesto. Quello che nemmeno i familiari si sanno spiegare è cosa abbia indotto il giovane a farla finita. Un ragazzo tranquillo e sereno che mai aveva dato adito a pensare ad una simile decisione. Alle spalle una famiglia solida e unita, che avrebbe sicuramente evitato un simile epilogo, se solo il giovane avesse in qualche modo manifestato il suo dramma interiore.

 

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