Sportsystem in crisi a Treviso: è fallita la società di Andrea Tomat che controlla Lotto Sport Italia

TREVISO. È fallita la società di Andrea Tomat che controlla Lotto Sport Italia. È un terremoto che scuote l’azienda di Trevignano, nome di punta dello sportstystem trevigiano: dopo anni di bilanci in sofferenza e piani di ristrutturazione del debito, e dopo la guerra tra soci che ha portato Gianni Lorenzato all’uscita e alla causa civile milionaria, ora il tribunale di Treviso sancisce il fallimento della Futura 5760 Srl. A chiedere – a settembre di quest’anno – e ottenere il fallimento – ieri – è stato proprio Lorenzato, che si era già garantito un pignoramento di quote di Tomat e Sartor per un valore superiore ai tre milioni di euro per violazione di patti parasociali.
È un colpo all’architrave che regge l’azienda della losanga: Futura controlla direttamente il 26,59% delle quote societarie di Lotto, e indirettamente un’altra fetta consistente detenendo quasi il 70% di NextB, società che a sua volta controlla il 46,82% di Lotto. Nel complesso intreccio di quote rientra anche Stonefly, ora controllata da Lotto dopo una serie di operazioni condotte nel 2015 che l’hanno “incorporata”.
Il tribunale ha nominato Petra Uliana giudice delegato e Sonia Bettiol curatrice della procedura fallimentare: i creditori ora hanno trenta giorni per presentare la domanda di insinuazione allo stato passivo, ovvero reclamare eventuali crediti. Il prossimo 29 gennaio ci sarà l’esame davanti al giudice delegato.
L’ultimo bilancio disponibile di Futura 5760 è quello del 2015 e registra perdite per 205 mila euro. Dopo quella data, tutta la galassia societaria è rimasta paralizzata a causa di un complicato piano di riorganizzazione del debito bancario, che per Lotto ammontava a circa 23,6 milioni di euro al 31 dicembre 2015 (di questi, 4,7 milioni con un pool di istituti con Bnl capofila, quasi tre milioni e mezzo con Veneto Banca e 3,6 milioni con Unicredit). Un accordo di rientro sottoscritto con le banche ad agosto 2013, ma rivelatosi impossibile da rispettare a causa delle difficoltà di mercato.
Nel 2016 Lotto non è riuscita a rispettare i paletti di quell’accordo, con la conseguenza della predisposizione, nella prima parte del 2017, di un nuovo piano di rientro con orizzonte al 2021. Il Cda di Lotto ha deliberato a maggio del 2017 la «impossibilità tecnica» di presentare una bozza di bilancio. Ulteriore difficoltà: il crollo delle ex popolari venete, che ha costretto ad aggiustamenti in corsa del piano. L’effetto domino ha toccato le controllanti Futura e NextB, bloccando anche i loro bilanci.
Stallo pesantissimo, che ha fatto mettere nero su bianco «incertezze che potrebbero impattare sulla continuità aziendale» di Lotto dovute alle difficoltà di centrare gli obiettivi del piano industriale 2018-2022 e «alla presenza di un significativo indebitamento finanziario anche in rapporto ai mezzi propri e ai volumi di fatturato». Solo ad aprile di quest’anno, in previsione di un recupero di redditività e dopo un faticoso nuovo progetto di «ottimizzazione finanziaria» con l’ausilio dell’advisor Mediobanca, Lotto ha approvato il bilancio 2016 (fatturato 67 milioni, rosso da 723 mila euro) «sulla base del presupposto della continuità aziendale». Che ora subisce un nuovo scossone, pesantissimo, con il fallimento della controllante.
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