Sporcano, battaglia alle rondini a Oderzo

ODERZO. Con la primavera stanno arrivando in città anche le rondini. Le prime sono state avvistate nei giorni scorsi, hanno iniziato a «sondare» i sottoportici cittadini per sistemare i loro nidi. Segno che la primavera è alle porte. Ma è l’annuncio anche dell’ennesimo braccio di ferro tra coloro che vedono le rondini come simbolo di speranza e coloro i quali ne vedono solo l’aspetto negativo: il guano lasciato in portici e sottoportici cittadini.
Puntuale come sempre, è destinato a ripetersi il braccio di ferro tra alcuni commercianti che hanno le vetrine sotto i portici e i cittadini che apprezzano la nidificazione in città.
Spegne ogni speranza di «debellare» il fenomeno l’ornitologo Michele Targhetta, presidente dell'Associazione Ornitologica Opitergina: «La battaglia contro le rondini è persa in partenza, le rondini tornano sempre dove sono nate, e se trovano il loro nido distrutto lo ricostruiscono senza grossi problemi. Non sono uccelli che accettano nidi artificiali. Inoltre bisogna ricordare che una sola rondine si ciba con più di un migliaio zanzare in una sera, quindi sono molto utili».
Nel 1999 il professor Cosmaldo D’Abate, già vicepreside delle Scuole Medie Amalteo, aveva fatto un censimento delle rondini per una mostra fotografica: a Oderzo risultavano ben 121 nidi costruiti sotto i portici. In quell’occasione Oderzo si era conquistata l’appellativo di città delle rondini.
Per arrivare dall'Africa del sud le rondini percorrono più di diecimila chilometri. Un viaggio che dura circa una settimana, normalmente giungono prima i maschi che le femmine. Gli esperti prevedono l'arrivo degli stormi tra una ventina di giorni. Tempo qualche settimana e questi uccelli migratori saranno decine e decine sotto i portici che da via Garibaldi, passando per il «Torresin», portano a Piazza Castello. Due anni fa qualcuno propose di eliminare i nidi per mantenere pulite le vie dello shopping: immediate si alzarono forti le voci in difesa di questi uccelli, un autentico spettacolo della natura che caratterizza Oderzo. Purtroppo, a un rapido sopralluogo sotto ai portici, si scopre con sconcerto che alcuni commercianti hanno provveduto a rimuovere i primi nidi che le rondini hanno cercato di costruire in questi giorni. Solitamente gli animi più sensibili hanno sempre trovato una soluzione al guano che queste creature producono, ma evidentemente per altri la soluzione migliore è stata quella di scrostare direttamente il problema alla radice. Va sottolineato che le rondini, i loro nidi e le loro uova sono protetti dalla legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale, che ne vieta l’uccisione e la distruzione in quanto specie protetta, quindi ogni forma di disturbo alla specie va segnalata al Polizia Provinciale Caccia e Pesca al numero 0422 656240. Le soluzioni ci sono, c'è addirittura un “Gruppo Rondoni” che offre preziose informazioni per tutelare i siti di nidificazione. Oderzo può e deve tornare a meritarsi il soprannome «La città delle rondini».
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