Spionaggio industriale, c’è la prescrizione
TARZO. Non c'è nessun colpevole per gli accessi abusivi al sistema informatico della Irinox Spa. Sono scaduti i termini per la prescrizione e ieri S.D.C., 44 anni, ex dipendente dell'azienda, è stata prosciolta. Il giudice del tribunale di Conegliano ha stabilito il non doversi procedere perchè il reato prescritto. La donna ha accolto con sollievo il pronunciamento. Nell'aprile 2009 nel processo per l'accusa di accesso abusivo e detenzione di codici informatici erano stati assolti il marito della signora, un ingegnere ex responsabile tecnologico dell'azienda, e un addetto dell'area commerciale. L'imputazione riguardava la violazione di mail aziendali. Durante il dibattimento era stata ascoltata tra i testimoni proprio la donna. Aveva confessato di essere stata lei ad avere dato una «sbirciata», conoscendo username e password. «L’ho fatto per difendermi», aveva sostenuto S.D.C., «perché fosse riconosciuto il mio lavoro, per avere informazioni». La donna riferì di essere stata ingiustamente licenziata (aveva lavorato lì per una decina d'anni prima per le pulizie e poi come impiegata) e all’epoca, nel 2005, vinse la causa di lavoro contro l'Irinox e fu reintegrata per una settimana. Ma poi fu definitivamente allontanata. Così dopo quelle sue dichiarazioni in udienza il giudice Deli Luca inviò gli atti in procura e la donna venne rinviata a giudizio per l'accesso non consentito alle mail. Il fascicolo è arrivato ieri in tribunale a Conegliano, quando è ormai scattata la prescrizione del reato. La Irinox Spa nel primo processo si era costituita parte civile chiedendo un risarcimento di 400 mila euro. Anche ieri la ditta si è costituita, ma in sede penale non potrà ottenere risarcimenti poiché il procedimento si è chiuso. (di.b.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso