Spaccio Occhiali: scatta l’allarme, stavolta il colpo fallisce

PREGANZIOL. Lo Spaccio Occhiali di Preganziol è tornato nel mirino dei ladri lunedì sera, poco dopo le 21. La banda stava per dare l’assalto alla vetrina del negozio già svaligiato altre volte nel...
PD 27 ottobre 2005 G.M. Inaugurazione nuovo negozio Salmoiraghi & Viganò in via san Fermo. (CARRAI) Inaugurazione negozio Salmoiraghi _ Viganò - Carrai
PD 27 ottobre 2005 G.M. Inaugurazione nuovo negozio Salmoiraghi & Viganò in via san Fermo. (CARRAI) Inaugurazione negozio Salmoiraghi _ Viganò - Carrai

PREGANZIOL. Lo Spaccio Occhiali di Preganziol è tornato nel mirino dei ladri lunedì sera, poco dopo le 21. La banda stava per dare l’assalto alla vetrina del negozio già svaligiato altre volte nel corso dei mesi scorsi, ma stavolta il colpo è andato a monte.

A mandare a monte i piani dei malviventi, arrivati in auto e pronti a sfondare la vetrata, è stato l’allarme installato dai titolari anche a seguito dell’escalation di colpi ai danni di altre ottiche della Marca. Quando hanno iniziato ad avvicinarsi con l’auto alle vetrina, il rilevatore di vibrazioni ha fatto scattare le sirena. In pochi istanti il suono è risuonato in tutto il rione attivando anche la rete di sorveglianza dei carabinieri che – proprio a seguito dei ripetuti colpi ai danni dei negozi di occhiali della Marca – avevano stretto i controlli in zona. In pochi istanti in via Adige sono arrivate due pattuglie dei carabinieri ma davanti alla vetrina non c’era più nulla. A terra solo i resti dei preparativi al colpo: sacchetti di plastica e altri oggetti. Della banda nemmeno l’ombra. In zona sono scattati dei controlli lungo le principali vie di scorrimento ma non è stata intercettata alcuna macchina sospetta. Per i carabinieri, che in queste ultime settimane stanno mettendo in campo tutte le forze possibili per evitare altri blitz, una vittoria a metà. «Siamo arrivati sul posto in pochi istanti» spiegano i militari, se anche i malviventi avessero provato a sfidare l’allarme, sarebbero stati colti sul fatto. Proprio sapendolo, forse, hanno deciso di dileguarsi subito evitando di concludere l’assalto. Tra i rappresentanti della categoria l’allarme è ancora alto. A Breda di Piave, dieci giorni fa, i malviventi che avevano messo a segno la spaccata sono stati costretti ad abbandonare la refurtiva perchè braccati dopo il colpo.

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