Sono più di un milione i potenziali “Cavalieri di Vittorio Veneto”

VITTORIO VENETO

Quanti sono i potenziali Cavalieri di Vittorio Veneto? Un milione e 152.402. A riconoscerli, come tali, in Italia sono due soggetti soltanto, il Memoriale dei Cavalieri di Vittorio Veneto annesso al Museo della Battaglia e il Ministero della Difesa. Sono numerosi i familiari che ancora oggi chiedono per il proprio avo, che ha combattuto la Prima Guerra Mondiale, la certificazione per l’assegnazione dell’ambita onorificenza. Fino ad oggi sono stati rilasciati 892 Diplomi di cittadinanza onoraria e, nel periodo compreso fra maggio e agosto di quest’anno, 202 attestazioni relative al Cavalierato di Vittorio Veneto. In questi giorni è stato completato il caricamento dell’intero database di 1.152.402 nominativi che comprendono anche i 77.687 Cavalieri emigrati all’estero in 88 nazioni diverse. «Il Centenario che si è da poco concluso - spiega l’assessore alla cultura Antonella Uliana - ha riacceso l’interesse di molti intorno alle vicende dei familiari che, un secolo fa, furono coinvolti nella tragedia della Grande Guerra. Per questo sono molte le richieste di informazioni che arrivano al Memoriale da tutta Italia». L’onorificenza venne introdotta solo nel 1968 ed era concessa unicamente ai reduci ancora in vita a quella data. Molti scoprono così che il prozio o il bisnonno, magari insigniti di medaglia al valore, non ottennero il Cavalierato di Vittorio Veneto solo perché venuti a mancare prima del 1968. «A questa piccola ‘’ingiustizia’’ storica - aggiunge Uliana - abbiamo voluto porre in qualche modo rimedio concedendo la cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto a tutti i combattenti della Grande Guerra. Ogni singolo discendente di uno di essi può fare richiesta del relativo Diploma al Memoriale». Come spiega Franco Giuseppe Gobbato, che del Memoriale è stato l’ispiratore e attuale referente, «fra il Ministero della Difesa (III Reparto - Servizio Ricompense e Onorificenze - 5a Sezione - Ordine di Vittorio Veneto) è nata una stretta collaborazione. Dati errati ed omissioni, vengono reciprocamente comunicati per fornire la migliore assistenza possibile ai discendenti dei reduci che cercano notizie. Chiunque ci può contattare e ottenere on-line attestati e diplomi. Richieste arrivano anche dai discendenti dei nostri emigranti all’estero». —



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