Soldi falsi per la pizza: incastrato dal Ris

Marocchino individuato dalle impronte lasciate sulle banconote, nei guai il coinquilino spacciatore
- DEPOSITI BANCARI. In provincia di Padova sono in calo del 5,5 per cento
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VEDELAGO. Spaccia denaro falso, ma viene incastrato dalle impronte digitali lasciate sulla banconota. A finire denunciato un marocchino di 46 anni, E.O.E.H., residente a Stra (Venezia).

Il fatto è accaduto qualche tempo fa in una pizzeria di Vedelago: il 46enne aveva tentato di cambiare una banconota falsa da 100 euro acquistando due pizze d'asporto. Ciò gli avrebbe permesso di avere come resto denaro autentico. Ordinate e pagate le pizze, l'uomo ha atteso la consegna. Ma proprio mentre le stava preparando, il titolare della pizzeria ha avuto un sospetto: ha controllato meglio la banconota confrontandola con altre e ha avuto la certezza che fosse falsa. Stava per ridarla indietro al marocchino, ma questi fingendo di telefonare ha guadagnato l'uscita, facendo perdere le sue tracce.

Il pizzaiolo ha informato di quanto accaduto i carabinieri di Vedelago, i quali hanno sequestrato la banconota, inviandola al Ris di Parma per evidenziare tracce che potevano ricondurre al falsario oppure a chi aveva tentata di spenderla come buona. E gli esami hanno rivelato che era passata tra le mani del 46enne che già aveva precedenti penali.

È stato così possibile avere anche una sua foto. È stata comparata con le immagini della videosorveglianza avendo conferma che era proprio lui il cliente della pizzeria. Non solo: in precedenza aveva tentato lo stesso tiro anche in un'altra pizzeria, ma qui il pizzaiolo si era accorto subito della banconota falsa, rifiutandola. Sia lui che il collega a cui il marocchino è riuscito a rifilare i cento euro falsi hanno confermato che si trattava della stessa persona. In collaborazione con i colleghi di Stra, i carabinieri di Vedelago si sono recati nell'abitazione del 46enne per una perquisizione, allo scopo di scoprire eventuali altre banconote false. Di lui non c'era traccia ma, in compenso, la visita non è stata vana, portando all'arresto di una persona, alla denuncia per ricettazione di un'altra e alla segnalazione all'autorità amministrativa per droga di altri due giovani, tutti e quattro magrebini trovati all'interno dell'abitazione. A finire in manette per spaccio di droga il 34enne Z.A. che nascondeva nel giubbotto otto involucri di cellophane contenenti cocaina e, sotto al materasso della camera da letto, mille euro in contanti, provenienti dall'attività di spaccio. Il 35enne E.M.M. invece è stato trovato in possesso di un iPhone 5 risultato rubato l'11 novembre scorso a Mira. Segnalati alla prefettura di Venezia R.M., 23 anni, e T.B., 25, trovati in possesso di 1,8 grammi di marijuana e due di hashish. Il 49enne spacciatore di denaro falso è stato poi rintracciato in un'altra abitazione nelle vicinanze.

Davide Nordio

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