Siringhe usate in via Lancieri di Novara

Protesta dei residenti: «I tossicodipendenti si sono spostati in periferia, pulite la strada»

Tornano le siringhe abbandonate nelle strade della città. Questa volta a lamentarsi sono i residenti di via Lancieri di Novara che hanno notato un aumento, specialmente nel periodo estivo, delle siringhe utilizzate dai tossicodipendenti per drogarsi.

Brutta sorpresa per le famiglie che frequentano con i figli le aree del quartiere. L’ultima segnalazione arriva da un gruppo di genitori che nei giorni scorsi ha cercato di portare i propri figli a giocare nell’area verde della Chiesa del Sacro Cuore. «Una situazione indecente», spiegano. «Siamo giunti al punto di trovare i resti di chi si droga dove giocano i nostri bambini. Non possiamo accettare che in un luogo frequentato dai piccoli possano essere rinvenute almeno cinque siringhe».

Una situazione simile, con sporcizia, tempo fa lo si viveva anche in centro nei pressi di giardinetti Sant’Andrea. Poi c’è stato il giro di vite e l’impennata dei controlli da parte delle forze dell’ordine. A questo punto, evidentemente, i tossicodipendenti sono stati costretti a spostarsi dal centro per andare nelle zone più periferiche della città.

La richiesta dei genitori è che gli organi competenti intervengano quanto prima con pulizia, manutenzione e controllo in modo che queste aree non siano quotidianamente abbandonate a se stesse.

Dopo analoghe segnalazioni, l’amministrazione comunale aveva deciso pattugliamenti straordinari in altre zone della città. In via Capodistria i residenti avevano denunciato schiamazzi notturni, disturbo della quiete pubblica, ma soprattutto attività non esattamente ortodosse nei due parchetti del quartiere. Erano poi state trovate anche in quell’occasione siringhe abbandonate, sporcizia varia. Per questo era stata decisa un’azione di controllo e di rilancio per l’area.

Ora anche i residenti di via Lancieri di Novara hanno segnalato quella che definiscono una vera emergenza. Di controlli, secondo i vigili urbani, ne sarebbero già stati fatti diversi, ma evidentemente non abbastanza per risolvere un problema, che ormai ha parecchi anni.

Ora l'ultimo tentativo che potrebbe anche essere sostenuto da una raccolta firme tra i residenti del quartiere, stanchi di vedere le siringhe usate nei luoghi dove vanno a giocare anche i bambini. Ma è difficile pensare che solo qualche pattuglia della polizia municipale possa risolvere il problema di una zona, che probabilmente, come da più parti viene segnalato, necessità di un rilancio più ampio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso