Sindaco contro l’ex: «Diffamato sul Pat»

CASTELLO DI GODEGO. Approda in tribunale la querelle tra il sindaco Pier Antonio Nicoletti e il suo predecessore e ora consigliere di opposizione Francesco Luison. I legali di Nicoletti hanno citato Luison per accertare la portata diffamatoria delle sue dichiarazioni in merito all’approvazione del Pat, chiedendo in riparazione del danno all’immagine e alla credibilità del sindaco la somma di 40 mila euro. La vicenda era emersa nel giugno 2015 in occasione del consiglio comunale dove era all’ordine del giorno il Pat, ma soprattutto nel dicembre dello stesso anno, quando Luison aveva scritto al prefetto facendo presente che, a differenza di altri, alcuni consiglieri non si erano astenuti dal voto anche se le richieste di variazione d’uso riguardavano parenti fino al quarto grado. E tra questi anche il sindaco Nicoletti, configurando dunque l’ipotesi di conflitto di interessi visto che, secondo Luison, vi erano due richieste avanzate da due cognati del primo cittadino. In realtà, hanno dimostrato i legali di Nicoletti, quelle richieste non erano state accolte già a suo tempo e «si poteva rilevare, con estrema facilità e immediatezza, che la destinazione urbanistica agricola delle aree era rimasta immutata e non era stata introdotta alcuna proposta di modifica urbanistica delle aree dei cognati dell’attore» ovvero di Nicoletti. Cosa che Luison non poteva ignorare, fa sempre presente l’atto di citazione, in quanto all’epoca della trafila burocratica di quelle pratiche era stato prima assessore all’urbanistica e poi sindaco: «Anzi, era stato lui stesso, come tecnico agronomo incaricato dai privati, a consigliare di presentare dette domande». Ritenutosi diffamato dalle affermazioni di Luison, il sindaco Nicoletti ha deciso di adire alle vie legali, essendo fallito il tentativo di mediazione tra le parti. Se ne discuterà il prossimo 20 luglio.
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