Silvia, da Roncade ai grattacieli di Dubai

Lo stupore dei vicini: «Quando era qui la veniva a prendere una Porsche con targa di Montecarlo»

Quelle Porsche con targa di Montecarlo che l’andavano a prendere non passavano certo inosservate nella piccola frazione di Biancade. Silvia Moro, la trevigiana di 36 anni finita in manette nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Padova, era infatti originario di Roncade, dove si faceva vedere con sempre minore frequenza soprattutto da quando si era laureata in Giurisprudenza a Padova.

Vive principlamente a Dubai ma, quando arrivava a Biancade per salutare i genitori, il rombo del motore delle Porsche di Vazzoler richiamava l’attenzione di tutti.

«È una bravissima ragazza, di ottima famiglia», dicono oggi gli avventori della gelateria Calipso di via Dary, in passato molto frequentata dalla Moro, «siamo stupiti che si sia fatta coinvolgere in una vicenda del genere e che non avesse capito che quell’uomo aveva qualcosa che non andava». Il riferimento è ovviamente ad Alberto Vazzoler, 59 anni, l’uomo con casa a Montecarlo al centro delle indagini che hanno finito per travolgere anche la trevigiana. Della vicenda è stata informata anche il sindaco di Roncade, Pieranna Zottarelli.

I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Padova sono convinti che Silvia Moro sia una dei protagonisti di un’associazione a delinquere transnazionale dedita al riciclaggio di oltre 46 milioni di euro. Insieme ad altre tre persone e a Vazzoler, secondo gli inquirenti, dal novembre 2015 al dicembre 2016 avrebbe movimentato risorse finanziarie per oltre 46 milioni di euro, che attraverso complicati movimenti bancari che interessavano numerosi paesi esteri (Slovacchia, Repubblica Ceca, Emirati Arabi Uniti e Svizzera) venivano poi resi disponibili in favore dei «clienti» sotto forma di denaro contante, aggirando la normativa antiriciclaggio.

A fronte delle operazioni svolte l’organizzazione tratteneva dal 5 al 10% dell’importo messo a disposizione dei clienti. Contestualmente all’intervento sono in corso numerosi sequestri di beni immobili e immobili per circa 2,3 milioni di euro. Sono stati inoltre sequestrati, in applicazione della specifica normativa «antimafia» due appartamenti di pregio, una barca e due auto di lusso, del valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso