Cadavere ritrovato in un fossato a Silea: indagini in corso
A Silea, lungo via Cendon, un passante ha trovato il corpo di un uomo tra i 50 e i 60 anni riverso in un fossato. Sul posto vigili del fuoco, carabinieri e polizia per chiarire le circostanze e risalire all’identità della vittima

Una stradina isolata, delimitata da un cancello provvisorio oltre al quale si trovano campi e un pugno di case. Questo il luogo dove nel pomeriggio del 25 novembre un residente ha notato un cadavere fra le sterpaglie nel fossato che costeggia via Cendon. Il corpo appartiene a un uomo fra i 50 e i 60 anni, di altezza media e brizzolato che non è stato ancora identificato.
I tatuaggi al volto e sul corpo fra i segni particolari che potrebbero favorirne il riconoscimento. I carabinieri stanno conducendo le indagini per risalire all’identità della persona e per chiarire le circostanze del decesso. Al momento del ritrovamento era già buio ma dalla prima ispezione esterna non risultano segni di violenza.
Per il 26 novembre la procura ha disposto ulteriori accertamenti sulla salma: lo scopo è escludere la presenza di lesioni che aprano all’ipotesi di un coinvolgimento di terzi nella morte dell’uomo. Dalle prime informazioni non risulta che si tratti di un residente a Silea.
L’allarme
Difficile stabile da quanto il cadavere si trovasse nel fossato, parzialmente coperto dalla vegetazione che dal canale, profondo circa un metro, risale fino all’asfalto. A trovarlo, mentre accompagnava a piedi il figlio a calcio, è stato un residente. L’allarme è scattato alle 17. 30, seguito dall’arrivo di carabinieri e vigili del fuoco che hanno delimitato la zona per gli accertamenti del caso.
Sul posto anche la sindaca Rossella Cendron, sconcertata per la quarta tragedia che colpisce il suo comune nel giro di poche settimane, tenendo conto del macabro suicidio dei fratelli Rosita e Mauro dal Corso, caso mai chiarito del tutto, e della morte di Angelo Tognolo, il cui cadavere è riaffiorato dal fondale del Melma dopo giorni di ricerche.
Le ipotesi
Un corpo senza identità (con sè non aveva alcun documento), in una strada chiusa al transito, frequentata perlopiù da residenti a passeggio con il cane. I contorni del ritrovamento sono troppo sfocati da lasciar escludere delle piste.
Potrebbe trattarsi di un senzatetto colto da un malore. Il corpo, come riferito dal residente che ha fatto la segnalazione ai carabinieri, spuntava appena dal fosso con la testa e aveva le braccia sul petto. Era seminascosto dal verde, abbastanza da passare inosservato anche per giorni.
Non si può escludere la pista di un pirata della strada ne tanto meno che il cadavere sia stato scaricato in quel punto da una terza persona. Ipotesi da considerare ma che solo l’esito dell’ispezione cadaverica potrà escludere nel caso in cui venisse confermata l’assenza di segni di violenza, unitamente alla visione delle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in zona e che potrebbero aver immortalato il passaggio dell’uomo.
I residenti sostengono di non aver notato «movimenti particolari» o auto sospette nelle ore precedenti il ritrovamento del corpo.
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