Surf sul cofano dell’auto, cade e muore: a processo il cugino

Rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio stradale Andrea Kovacaj, il ventenne di Ormelle che la notte del 20 gennaio 2024 investì il cugino diciottenne, Lorenzo Pjetrushi

Rossana Santolin
La vittima, Lorenzo Pjetrushi
La vittima, Lorenzo Pjetrushi

Rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio stradale Andrea Kovacaj, il ventenne di Ormelle che la notte del 20 gennaio 2024 investì il cugino diciottenne, Lorenzo Pjetrushi, al parcheggio di viale dello sport a Cimadolmo. Quest’ultimo era salito sul cofano dell’auto in marcia per una goliardata sfociata in tragedia: Lorenzo infatti morì nove giorno all’ospedale. La decisione è stata formalizzata ieri mattina dal gup, Piera De Stefani. La prima udienza è prevista il 13 gennaio.

La sera della tragedia i due cugini si erano dati appuntamento assieme ad altri amici al parcheggio nelle vicinanze del campo sportivo di Cimadolmo. L’occasione era un compleanno che la compagnia avrebbe festeggiato all’anima di Spresiano. Andrea Kovacaj (difeso dall’avvocato Lucio Martignago) è arrivato per ultimo al punto di ritrovo a bordo della sua Ford Focus con cui il gruppetto avrebbe raggiunto la discoteca. Ad un certo punto Lorenzo è balzato sopra il cofano dell’auto che procedeva lentissima, a 20-30 all’ora al massimo stando a quanto risulta anche dall’esito dei rilievi eseguiti dai carabinieri, salvo poi scivolare sull’asfalto e rimanere schiacciato sotto la parte anteriore della Ford, riportando gravi traumi, in particolare al torace. Secondo l’accusa la caduta sarebbe stata causata da una manovra imprudente di Kovacaj.

Il giovane è morto nove giorni dopo il ricovero in rianimazione del Ca’ Foncello. Da allora la tragedia ha colpito due famiglie, quella della vittima e quella dello stesso imputato, legato da un rapporto fraterno al cugino che da quella notte «non si dà pace», spiega il suo legale.

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