«Siete uscocchi» ed è bagarre in Consiglio

VITTORIO VENETO. «Siete come gli uscocchi». Tanto è bastato a far perdere le staffe all'ex sindaco Gianantonio Da Re che avviatosi a passo deciso verso il bancone della giunta si è gettato in un faccia a faccia con l'assessore Giuseppe Costa invitandolo ad uscire dall'aula per chiarimenti: «Non ti devi permettere di offendere, andiamo fuori». A fermare la bagarre che ormai si era impadronita dell’aula con alcuni consiglieri assiepatisi intorno ai litiganti è stato il presidente del consiglio Silvano Tocchet che, infilatosi a gamba tesa tra tutti, ha disposto la sospensione temporanea della seduta. Era tutta la sera che Tocchet richiamava l'intera aula all'ordine. È stato un consiglio comunale di fuoco lunedì sera, il tema del commissariamento dell'istituto per agli anziani Cesana Malanotti ha infiammato gli animi.
Costa stava svolgendo una dettagliata e pungente analisi della storia dell'istituto quando ad un certo punto ha sottolineato: «Sono cinque anni che la città sta aspettando 25 posti letto. In cinque anni è stata realizzata l'autostrada Milano Roma». Parole che hanno fatto arrabbiare Da Re, ora consigliere comunale della Lega, che ha cominciato a rimbrottare Costa dai banchi del consiglio. Il quale, notando di aver colpito nel segno, ha rincarato: «Voi siete come gli uscocchi, siete ancora peggio dei pirati che infestavano il mare Adriatico. Altro che padroni a casa vostra, siete predoni a casa vostra». Per chi non lo sapesse, gli uscocchi erano una popolazione balcanica che metteva a segno feroci azioni di pirateria contro Venezia a cavallo tra il '500 e '600. Il paragone non è piaciuto affatto a Da Re che alzatosi in piedi e raggiunto il banco di Costa ha intimato senza mezzi termini: «Tu non devi permetterti di offendere, andiamo fuori». Immediata la replica di Costa: «Ma come andiamo fuori, come fanno i ragazzini?» rimbeccato subito da Da Re: «Le sto dicendo che lei deve rispettare la minoranza. Cosa c'entrano gli uscocchi?». Al bancone della giunta si sono avvicinati anche altri consiglieri per smorzare la tensione mentre il presidente Tocchet ha sospeso la seduta. Il battibecco è continuato durante la pausa con serrati scambi di battute sulla stessa falsariga, poi i lavori sono ripresi ad animi più calmi con l'auspicio di Tocchet: «Spero che questi episodi non si verifichino più». Il consiglio era chiamato a fornire un parere sulle modifiche dello statuto del Cesana apportate dal cda scaduto il 5 maggio prima del commissariamento regionale. La delibera, che esautora il primo cittadino Roberto Tonon della nomina dei membri del cda, è già stata impugnata al Tar dall'amministrazione e lo sarà anche il provvedimento regionale che ha disposto il commissariamento.
Alberto Della Giustina
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