Nordio spegne le polemiche: «Treviso non è il Far West»

Il ministro della Giustizia, in quota Fratelli d’Italia, tende la mano alla Lega dopo le tensioni sulla sicurezza: «E’ una città molto bella da vivere»

Il ministro Carlo Nordio con il meloniano Marco Della Pietra
Il ministro Carlo Nordio con il meloniano Marco Della Pietra

«Treviso non è il Far West». Con questa frase, il ministro della Giustizia Carlo Nordio raffredda le polemiche sulla sicurezza esplose nei giorni scorsi, dopo l’intervento di Fabio Crea (FdI), che aveva denunciato un clima di crescente allarme in città.

 

L’occasione è stata l’inaugurazione della sede elettorale di Marco Della Pietra, candidato alle regionali, lungo corso del Popolo. Presenti molti esponenti di Fratelli d’Italia, assente invece il senatore Luca De Carlo, impegnato in un faccia a faccia con il sindaco Mario Conte per provare a ricucire la crisi di maggioranza che ha portato al congelamento delle deleghe delle assessore Gloria Sernagiotto e Rosanna Vettoretti, quest’ultima comunque presente all’evento insieme al capogruppo Guido Bertolazzi.

 

Nordio ha ricordato gli “anni bui” del terrorismo, citando episodi che coinvolsero da vicino anche Treviso, per poi sottolineare come «oggi si viva meglio di un tempo». Sulla questione baby gang e violenza giovanile, il ministro invita alla prudenza:

 

«Le ricette sono quelle note: controllo del territorio, applicazione delle norme – che ci sono e sono adeguate – e soprattutto educazione civica. Sono fenomeni transeunti: una volta c’erano i terroristi, le bombe, i sequestri. Oggi assistiamo ad altre forme di criminalità, decisamente meno pericolose. Non vanno sottovalutate, ma neanche enfatizzate fino a pensare di vivere nel Far West».

 

Quanto all’ipotesi di istituire una “zona rossa” in alcune aree della città, Nordio non entra nel merito: «Sono decisioni che spettano alle autorità territoriali competenti. Ribadisco però che Treviso è e resta una città molto bella in cui vivere».

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