Cgil: «Ospedale di Castelfranco in difficoltà: reparti dismessi e a rischio chiusura»
Sara Tommasin della Funzione pubblica Cgil: «Da tempo assistiamo a un progressivo smantellamento dei servizi e dei reparti»

«Continua la lenta agonia di Castelfranco – esordisce Sara Tommasin di FP Cgil Treviso – Dietro la parvenza di mantenimento dei servizi, da tempo assistiamo a un progressivo smantellamento degli stessi e dei reparti, con la promessa fatta alla cittadinanza che le prestazioni sarebbero state garantite dallo IOV, ma questo non è successo: Ortopedia è stata gradualmente chiusa, Chirurgia ridotta al minimo, tanto che abbiamo liste attesa che superano l’anno anche per interventi a bassa complessità. Resta una sola area Medica e Cardiologia e ormai è chiaro che Ostetricia/Ginecologia sono a rischio chiusura. Sta allora alla politica decidere quale sarà il ruolo di questo ospedale, coscienti del fatto che lasceranno un importante territorio come quello della Castellana senza un presidio degno di tale nome».
«Sempre parlando di Ostetricia – prosegue Tommasin – resta grave la situazione a Treviso, oggetto da tempo anche di segnalazioni da parte del sindacato per le forti criticità in termini di carenza di personale. Se la richiesta è di 18 ostetriche e ne arrivano 6, com’è possibile riuscire a garantire turni e servizi, in uno degli ambiti più critici di un ospedale, dove in situazioni di emergenza si mettono a rischio due vite, quella del bambino e quella della mamma? Non bastano solo i proclami e le nuove inaugurazioni, non ci servono edifici vuoti ma personale qualificato, in numero congruo e pagato in modo adeguato, altrimenti continueremo ad assistere alla fuga dei professionisti, ultimo in ordine di tempo il primario di Treviso».
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