Si schianta in auto contro un muretto Giovane operaio muore mentre va al lavoro

È arrivato troppo veloce in fondo ad una strada di Ormelle che conosceva come le sue tasche perché la percorreva da anni ogni mattina per andare al lavoro. Per Artan Sabedini, 27 anni, un operaio di origini kosovare, nato e cresciuto a Oderzo, non c’è stato nulla da fare. Alla fine di via Stradon, Artan invece di svoltare a sinistra per andare verso la sua azienda, è andato dritto schiantandosi contro un muro di via Ragazzon. L’impatto è stato molto violento e sull’asfalto nessuna traccia di frenata. Quando i soccorritori sono arrivati sul luogo dell’incidente, per lui, operaio all’Abm Italia di Ormelle, un’azienda che produce plastica, non c’era più nulla da fare.
L’incidente è avvenuto ieri poco dopo le 7.30. Sabedini era alla guida della sua Golf, vecchio modello, di colore grigio metallizzato. Stava arrivando da Oderzo, città dove abitava con mamma, papà e fratelli in via Verdi. La tragedia si è materializzata alla fine di via Stradon. Giunto all’incrocio con via Ragazzon, il giovane operaio dell’Abm Italia, invece di svoltare a sinistra, come da anni faceva per raggiungere l’azienda di lavorazione di materie plastiche che si trova in via Taliercio, ha proseguito dritto andandosi a schiantare contro un muro.
Una dinamica inspiegabile se non con un malessere improvviso che lo ha colto mentre era alla guida. Anche se non si esclude un colpo di sonno o una distrazione. A lanciare l’allarme alla centrale operativa di Treviso Emergenza è stato un automobilista di passaggio lungo via Ragazzon che si è trovato la strada sbarrata dall’auto schiantata contro il muro. Gli operatori del 118 hanno inviato sul posto un’ambulanza e l’automedica. Ma, una volta raggiunta via Ragazzon, ai sanitari del 118 non è rimasto altro che constatare la morte dell’operaio di origini kosovare. La strada di via Ragazzon è stata parzialmente chiusa per permettere ai soccorritori di operare con sicurezza. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale, coordinati dal comandante Claudio Zuanetti. Stando a quanto si è appreso, l’impatto dell’auto contro il muro è avvenuto a velocità troppo sostenuta, non compatibile con quella che una macchina dovrebbe avere ad un incrocio. Per questo tra le ipotesi che si fanno largo, c’è principalmente quella di un malore che ha colto l’automobilista mentre era al volante. Lo ipotizzano i vigili urbani e il personale del Suem. Starà al sostituto procuratore di turno, Mara Giovanna De Donà, decidere se aprire un fascicolo sul caso e disporre eventualmente un’autopsia per stabilire le cause della morte del giovane di 27 anni. —
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