Si è tolto la vita Meneghel fondò il Museo del Caffè

Quarantacinque anni, avvocato, era stato tra i dirigenti di primo piano di Dersut Era figlio di Maria Grazia Grosso, assessore e consigliere Dc dal 1975 al 1995

CONEGLIANO. Si è impiccato nel giardino dell'abitazione di famiglia. L'avvocato Michele Meneghel, 45 anni, è stato trovato ieri privo di vita in via Marcorà ad Ogliano, verso mezzogiorno. Il motivi del gesto sono da ricondurre ad un periodo di depressione.

L'avvocato Meneghel era molto conosciuto in città. Figlio della professoressa Maria Grazia Grosso, assessore e consigliere comunale tra gli anni '70 e '90, aveva sposato Lara Caballini di Sassoferrato, figlia del conte Giorgio Caballini di Sassoferrato, titolari della Dersut Caffè. Lo stesso avvocato Meneghel aveva lavorato nell'azienda Dersut, dove, insieme alla moglie, aveva contribuito alla creazione del Museo del Caffè, inaugurato nel 2010. Dopo la laurea in giurisprudenza, Meneghel aveva effettuato il praticantato nello studio dell'avvocato Paolo Gava. Non aveva mai esercitato la professione, in quanto aveva trovato presto occupazione alla Dersut. L'anno scorso si era chiuso il legame con la moglie e anche il rapporto di lavoro con la ditta di torrefazione caffè. L'avvocato Michele Meneghel abitava in via Bernini, sulla strada che dal centro storico porta al castello. In via Marcorà ad Ogliano, dove ieri è accaduto il dramma, c'è l'abitazione dei genitori. Il padre Angelo era scomparso nel 2010. Lì abita la madre Maria Grazia Grosso, insegnante in pensione nelle scuole medie cittadine, ex politico tra le file della Democrazia Cristiana, assessore e consigliere comunale tra il 1975 e il 1995. Tra le sue passioni dell'avvocato Meneghel c'era quella per la bicicletta. «Un fatto che lascia sgomenti, una famiglia stimata», commenta il sindaco Floriano Zambon, «quanto accaduto non può che far interrogare la comunità».

Diego Bortolotto

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