Si è spento Vendramini pioniere del calzaturiero

MONTEBELLUNA. Si è spento all'età di 79 anni, all'ospedale di Treviso dove era ricoverato, Giuseppe Vendramini, l'imprenditore calzaturiero che aveva portato l'azienda artigianale fondata dal padre nel 1919 a essere un’industria di tutto rispetto nel mondo dello sportsystem con un centinaio di dipendenti nel periodo di maggiore espansione della calzatura made in Montebelluna. Apparteneva a una delle famiglie più note della città, quei Vendramini originari di Sant’Andrea che avevano avuto e hanno tuttora un ruolo importante nel mondo della produzione e del commercio delle calzature. Figlio di un artigiano calzaturiero, Pietro, che nel 1919 aveva avviato una piccola fabbrica dove produceva scarpe da lavoro e sportive, Giuseppe aveva poi preso in mano l'azienda e l'aveva specializzata, a partire dal 1961, nella produzione di stivali da moto, settore in cui ancora opera sotto la guida del figlio Paolo. Erano gli anni del boom della calzatura sportiva e Vendramini, nell’azienda la cui sede era a Signoressa, era arrivato ad avere oltre un centinaio di dipendenti ed esportava la quasi totalità della produzione in tutti i continenti. Ma non si era limitato allo stivale da moto, aveva progettato calzature anche per altri settori e aveva ricevuto vari riconoscimenti, tra cui nel 1964 la coppa Fiat per la migliore calzatura d’esportazione, nel 1969 la medaglia d’oro dalla camera di commercio per la fedeltà al lavoro e il progresso economico, nel 1974 e nel 1976 il diploma di merito sempre dalla camera di commercio per l'attività di commercio estero e altri ancora. Era stato anche sponsor di competizioni sportive tra cui il Trofeo Vendramini in Francia e fornitore ufficiale del soccorso alpino di Bolzano. Motociclisti come Angiolini e Gabba erano diventati campioni italiani indossando i suoi stivali durante le gare. Da tempo si era ritirato dall’attività e le redini del Calzaturificio Vendramini erano passate nelle mani del figlio Paolo. Giuseppe Vendramini ha lasciato la moglie Anna Maria, con cui aveva condiviso l'attività imprenditoriale, i figli Paolo, Raffaela e Francesca, i nipoti Simone, Elisa, Anna Maria, Matteo Francesco, Gian Paolo e Anna Giulia e le sorelle Rina, Bruna ed Edda. I suoi funerali saranno celebrati domani alle 11 in Duomo.
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