Si è spento Sante Covre, aveva 74 anni
Condannato per il delitto di Cordignano, si era distinto per una condotta esemplare in carcere e per l’impegno nel sociale. Colpito da un infarto lo scorso 10 dicembre nella sua casa a Villorba

Si è spento a 74 anni Sante Covre. Condannato in via definitiva per l’omicidio dei fidanzati di Cordignano e poi distintosi per una condotta esemplare durante e dopo la detenzione, è stato colto da un infarto lo scorso 10 dicembre nella sua casa a Villorba. L’ultimo saluto è stato celebrato sette giorni dopo, la mattina del 17 dicembre, nella casa funeraria di Ivan Trevisin. Ora è sepolto nel cimitero di Villorba. Alle esequie ha partecipato anche l’attuale direttore del carcere Alberto Quagliotto.
Il delitto
Il 16 settembre 1995, sulle rive del torrente Friga, a Cordignano, due corpi carbonizzati vengono trovati tra sassi e erba bruciata. Sono quelli dei fidanzati Corrado Pianca e Paola Longo. Covre, pur avendo proclamato la sua innocenza, fu accusato e condannato in via definitiva per l’omicidio.
Nel giudizio primo grado il tribunale di Treviso irrogò l'ergastolo. In appello, a Venezia, la pena fu ridotta a ventotto anni e la Cassazione confermò la sentenza. Per la esemplare condotta tenuta in carcere, Covre ha beneficiato di una riduzione di cinque anni ed è stato liberato nel luglio 2019.
L’impegno nel sociale
Negli anni della detenzione, Covre, da ex muratore, si è occupato di piccole manutenzioni nella casa circondariale di Treviso: dai lavori di carpenteria a quelli elettrici, tenendo in ordine la struttura.
Nel 2012, ha vestito i panni di Babbo Natale per rallegrare e consegnare i regali ai bambini ricoverati nel reparto pediatrico del Ca’ Foncello di Treviso. Successivamente ha continuato a impegnarsi in attività socialmente utili. La vicenda umana di Covre ha rappresentato un esempio di riscatto per i detenuti e le strutture penitenziarie.
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