Si è spento monsignor Franco Durante il sequestro Moro provò l’autenticità delle lettere

il lutto
È scomparso monsignor Domenico Franco, 88 anni, storico insegnante al collegio Brandolini-Rota di Oderzo, teologo, terapeuta, esperto d’ipnosi e perito grafologo che analizzò per conto del tribunale penale anche le lettere che il presidente della Dc Aldo Moro inviava dalla prigionia allestita dai brigatisti.
Franco è morto nella casa di riposo di Santa Lucia dove si trovava dal 2006. Religioso giuseppino del Murialdo e sacerdote, faceva parte della comunità di Oderzo dal 1971.
Nato a Prova di San Bonifacio, nel Veronese, il 4 agosto 1931, frequentò le scuole medie a Montecchio Maggiore e in seguito fu allievo nelle comunità giuseppine di Ponte di Piave, Treviso, Riva del Garda e Santa Marinella.
Il 29 agosto 1947 iniziò il noviziato a Santo Stefano Belbo (Cuneo) ed emise la prima professione religiosa l’8 dicembre 1948.
Trascorse a Ponte di Piave gli anni della maturità, con il tirocinio a Oderzo nel 1949-50 e a Treviso nel 1952-1954. Studiò teologia a Viterbo dal 1954 al 1958, dove fu ordinato sacerdote il 22 marzo 1958 nella chiesa di Santa Rosa.
Forse la convinzione del valore sublime delle cose invisibili ha portato padre Domenico a sviluppare doti insolite ed eccezionali. Fu insegnante a Modena (1958-59), Enego (59-67), Treviso (67-71) e Oderzo al Brandolini dal 1971 al 2004, dove aveva la cattedra di stenografia e dattilografia alla ragioneria.
Fu chiamato in varie parti d’Italia per le sue eccezionali competenze specialistiche di grafologo, come perito di diversi tribunali e di psicoterapeuta attraverso l’ipnosi.
Come ipnotista, guariva i pazienti dalla dipendenza da fumo, droga e balbuzie. Ricorda di lui il direttore del Brandolini, padre Massimo Rocchi: «Fu nominato monsignore e ricevette diverse benemerenze, quali il cavalierato dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro, l’onorificenza dall’Accademia romana delle scienze mediche e biologiche, l’alloro del Palatino consegnatogli in Campidoglio.
Il suo consulto grafologico più noto fu l’analisi dell’autenticità delle lettere scritte da Aldo Moro nella sua prigionia a opera delle Brigate Rosse. Amante della musica e dei cori di montagna, aveva molti amici a Oderzo soprattutto nel coro Ana e nel gruppo alpini.
Nel 2006 per padre Domenico sono iniziati la malattia e il ricovero nella casa di riposo a Santa Lucia, dov’è rimasto per 13 anni con serenità e pazienza». Il funerale sarà officiato oggi alle 15 nella cappella del Brandolini di Oderzo. —
Alessandro Viezzer
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