Sgarbi racconta l’enigma Caravaggio

CONEGLIANO. Il teatro può fare miracoli. Anche convertire a i segreti del palcoscenicoun critico e storico dell'arte, noto polemista e opinionista, scrittore, personaggio ed ex parlamentare. Costui è Vittorio Sgarbi, che arriva domenica 29 novembre alle 2045 all'Accademia di Conegliano con la performance “Caravaggio”, per condurre gli spettatori, attraverso la vita e la pittura rivoluzionaria di Michelangelo Merisi (1571-1610), dentro uno spettacolo teatrale arricchito dalla musica del violino e dell'elettronica di Valentino Corvino e dalle immagini delle opera più rappresentative del pittore lombardo, curate dal visual artist Tommaso Arosio, per la regia e le luci di Angelo Generali.
«Caravaggio», sostiene Sgarbi, «è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c'è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l'importanza della sua opera». All'opera e alla vita dell'artista, il critico di Ferrara, classe 1952, in questo caso attore-narratore, introduce lo spettacolo proiettando le immagini del cadavere di Pier Paolo Pasolini, massacrato sulla spiaggia di Ostia nel novembre di 40 anni fa, in un parallelismo tra i due artisti dalla vita disordinata e cruenta come la stessa morte (il pittore perì il 18 luglio 1610 a Porto Ercole) che fa da filo conduttore a questo viaggio a ritroso nel tempo pennellato con i colori dell'attualità. Caravaggio e Pasolini fanno entrare nella loro arte i ragazzi di strada, i truffatori, i malati, i peccatori. In questo spettacolo, che ha esordito il 16 luglio a “La Versiliana” di Marina di Pietrasanta, Sgarbi tiene una lezione monografica sulla vita e le opere di Caravaggio, passando dagli insuperabili studi di Roberto Longhi(di cui Paosolini fu allievo) alle proprie ospitate televisive alla “corte” di Costanzo.
Dalla fanciullezza e esordi sino al termine della carriera del pittore milanese, con interessanti confronti che spaziano da Pasolini ad Artemisia Gentileschi. Non mancano, peraltro, i paragoni col mondo della politica o dell’attualità: per far comprendere il senso di un’errata attribuzione, il cultore della materia offre anche un paragone tra la parlamentare Rosy Bindi e la top model Naomi Campbell. Informazioni sulla disponibilità dei posti : tel. 0438.22880. Per il dopo teatro, l’Accademia ha predisposto un terzo tempo alla Locanda da “Lino” a Solighetto.
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