Sfonda il capannone e scappa ma il danneggiato trova l’auto

TARZO. Neopatentato sfonda con l’auto il magazzino del soccorso Geronazzo e si allontana nella notte. Il giovane, un diciannovenne di Conegliano, è stato rintracciato ieri mattina. Il tutto grazie all’esperienza e l'intuizione del titolare che è riuscito a individuare l’auto svanita nel nulla. L’incidente intorno all’una di ieri notte in via Rive San Pietro. Il giovane, fglio di un noto imprenditore della zona, stava rientrando da Cison a Conegliano a bordo di una Opel Zafira. Anziché affrontare la curva ha tirato dritto finendo dentro al capannone artigianale. Il diciannovenne è riuscito a ripartire con l’auto a pezzi, a ma a Corbanese si è dovuto arrendere e l’ha abbandonata. Flavio Geronazzo, titolare del soccorso stradale e autodemolizioni, si è accorto del disastro solo ieri mattina intorno alle 7, alla riapertura del magazzino. Sulla strada, peraltro viscida, nessun segno di frenata. L’impatto dell’Opel contro il capannone è stato terribile, tanto da sfondarne le pareti e danneggiarne anche l’interno. «Mi sono arrabbiato quando ho visto tutta quella devastazione», racconta, «ho subito danni ingentissimi. Dentro al deposito c’erano carroattrezzi e scooter che sono stati danneggiati. Oltre a tutta l’attrezzatura che è andata distrutta». Improvvisandosi detective, Geronazzo poco dopo ha rintracciato l’auto mezza sfasciata. «Aveva pezzi di cemento freschi sul lato anteriore», dice il titolare del soccorso, «una prova inequivocabile». La Polizia stradale ha così potuto risalire al proprietario, rintracciato già nella mattinata. Il giovane rampollo, oltre ad aver distrutto l’auto, rischia guai seri. Sul caso sono in corso accertamenti. «Sono infuriato», sbotta Geronazzo, «a ottobre sono stato derubato in casa mentre cacciavo i ladri del vicino. E ora anche il capannone devastato». Francesca Gallo
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