Sesso troppo focoso, i vicini chiamano il 113

Inquilini del condominio disturbati da urla e gemiti provenienti dall’appartamento di due fidanzati

C’è chi si lamenta per i rumori dell’Home Festival e chi invece... È dovuta intervenire una pattuglia della polizia per silenziare e raffreddare gli entusiasmi di una coppia di fidanzati, rei - secondo i vicini - di aver turbato la quiete condominiale con i decibel delle proprie performance sessuali.

Una vicenda tra Boccaccio e la commedia all’italiana degli anni Settanta, terminata con un gentile invito ai due ragazzi a contenersi un po’ di più, urlare meno, chiudere le finestre, insomma: fare qualcosa affinché la loro intimità resti tale e non diventi uno spettacolo acustico per l’intero palazzo.

È successo lunedì sera attorno alle 21. Il rapporto delle volanti è una piccola perla, parla di un «intervento per dissidio condominiale» in zona «prima periferia di Treviso». Alcuni residenti di un condominio richiedono l’intervento della polizia di Stato «per rumori molesti nelle ore notturne tanto da non riuscire a riposare». Quando gli agenti arrivano sul posto, la descrizione si fa più dettagliata e gli stessi inquilini «lamentano la difficoltà a dormire a causa dei rumori molesti durante l’intimità dei condomini del piano di sotto».

Dopo un istante di imbarazzo gli agenti capiscono che la faccenda è seria, eccome se lo è. Che fare? I poliziotti provvedevano a «riportare la calma tra le parti», come si legge ancora nella relazione, «richiamando i giovani a maggior rispetto per gli inquilini».

La “letteratura” su casi del genere è ormai ampia e spassosa: si va dalle denunce alle liti vere e proprie passando per ripicche e volantini che invitano al sesso più ovattato. In un caso di qualche tempo fa i gemiti fuori soglia hanno costretto una professoressa a interrompere le ripetizioni domestiche ai propri studenti e a “trasferirsi” al bar sottocasa. Dopo le tante lamentele dei genitori che non capivano la nuova abitudine dell’insegnante, la verità era venuta a galla: i rumori che provenivano dall’appartamento sopra il suo, impedendo le lezioni, non erano semplici liti o la televisione lasciata con un volume troppo alto, bensì i gemiti e le urla di una coppia decisamente focosa. (f.p.)

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