Sequestrata l’eredità da 20 milioni

Il villorbese Antonio Fanna l’ha accettata con riserva. Un medico è sotto inchiesta

VILLORBA. Eredità da venti milioni di euro per la quale è in lizza anche l’immobiliarista villorbese Antonio Fanna: la Procura di Belluno ha posto sotto sequestro un testamento e il mega lascito di Guido Ricci, eccentrico bellunese vissuto per lungo tempo da clochard e morto in settembre a 76 anni. Il sequestro è stato disposto dal sostituto procuratore Roberta Gallego ed è legato all’inchiesta giudiziaria che vede coinvolto il medico bellunese Maurizio Guglielmo, anch’egli in corsa per l’eredità da capogiro, indagato per circonvenzione di incapace. Nell’elenco dei beni figurano depositi di contanti, beni immobili tra Belluno e Venezia e una proprietà ad Acapulco, in Messico. Il villorbese Fanna è cugino del defunto Ricci. Il medico Maurizio Guglielmo è in possesso di un testamento olografo di Ricci che lo indicava come unico erede. Secondo la Procura bellunese, tuttavia, il documento non sarebbe da considerarsi valido. Il testamento è stato quindi sequestrato assieme al patrimonio che l’anziano ha lasciato ai posteri. Una vicenda, questa, che tra sviluppi giudiziari e scenari che tanto possono assomigliare al copione di un film, vede coinvolto anche il villorbese Antonio Fanna che aveva saputo di essere in lizza per l’eredità milionaria nel giorno del funerale di Guido Ricci e ha accettato l’eredità con beneficio d’inventario. Antonio Fanna è un immobiliarista molto noto a Villorba e in tutto il Veneto, anche grazie a un intensa attività culturale. Studente di pianoforte al Conservatorio, molto giovane ha fondato l’Istituto Antonio Vivaldi di Venezia. Antonio Fanna ha sposato la pittrice milanese Maria Roncoroni, con cui ha vissuto in Svizzera, e in Argentina, costretti all’esilio dal fascismo. Poi sono tornati a Treviso, abitando prima a Villa delle Rose a Selvana, poi a Villorba, a Villa Fanna. (ru.b.)

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