Senza web per un mese lascia a casa tre persone

CAERANO. Agenzia immobiliare lascia a casa tre dipendenti perché internet non funziona più. Una storia sconcertante, quella di Alfiero Lazzarini, titolare della Studio Astra di Caerano di San Marco, nota immobiliare che ha sede anche ad Onè di Fonte in via Roma.
«A gennaio sono stato contattato telefonicamente da una nota società di telefonia fissa che mi ha proposto un’offerta allettante, così ho preso appuntamento con un loro operatore che è venuto da me in ufficio illustrandomi tutto e persuadendomi a firmare due contratti, uno per ciascuna delle sedi della mia agenzia immobiliare». Ci ha racconta Lazzarini che in precedenza era utente della Telecom con la quale non aveva mai avuto problemi.
«Dopo pochi giorni arriva il tecnico per sistemare tutto come da contratto ma non appena ha visto la nostra centralina telefonica mi detto sorpreso che non poteva fare nulla perché la nostra linea era digitale e pertanto incompatibile con i prodotti della sua azienda». Si può ben immaginare lo stupore e la perplessità di Alfiero Lazzarini: da quel giorno è iniziato il suo calvario.
«Da subito ho pensato, pazienza, continuerò ad essere utente della Telecom, ma a mia insaputa l’altra società aveva disdetto il mio vecchio contratto e mi sono ritrovato senza collegamento telefonico. Morale della favola dal 16 di gennaio non ho più la connessione interne nei miei due uffici e Telecom che da subito mi ha ripristinato il telefono mi ha spiegato che dovrò attendere fino al dieci febbraio per l’Internet».
Le due agenzie immobiliari resteranno così senza connessione per quasi un mese, con sommo disappunto del titolare che si è visto costretto addirittura a lasciare a casa, fino alla soluzione del problema, ben tre dei suoi dipendenti.
«Ho subito un danno enorme. Noi lavoriamo costantemente al computer, i clienti visitano il sito e poi ci chiedono informazioni per mail, tanto che ho tre persone fisse alle postazioni informatiche, ma non avendo la connessione sono stato costretto a lasciarli a casa, con una perdita economica davvero grave. Mi sono rivolto anche ai carabinieri ma mi hanno detto che il fatto non è perseguibile penalmente e così mi sono rivolto ad un avvocato e all’associazione consumatori di San Zeno di Cassola. Qualcuno dovrà ben pagare questo danno».
Lazzarini ha cercato di contattare in tutti i modi la società telefonica con cui aveva siglato i due contratti ma non c’è stato verso di avere risposte e spiegazioni, tanto più che la sede legale è all’estero e trovare un interlocutore è quasi impossibile. «Questa società anche se molto conosciuta nel nostro paese, ha solo un ufficio reclami, che altro non è che una sorta di segreteria telefonica, dove raccolgono la protesta ma non danno alcun chiarimento: è vergognoso».
Ingrid Feltrin
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