Semaforo verde per Michielon pronta la poltrona dell’Israa

L’ex deputato del Carroccio sarà designato dalla Provincia Ma nel suo partito c’è anche chi vorrebbe che Caldato restasse almeno in Consiglio
A.p.

Era un promessa adesso la strada è spianata. Mauro Michielon, già deputato ed ex assessore al Welfare, vede profilarsi davanti a sé la presidenza dell’Israa, promessagli a suo tempo al momento di varare la campagna elettorale di Mario Conte, nei primi mesi del 2019.

Lo designerà nel cda la Provincia, mentre l’Usl 2 dovrebbe designare un consigliere gradito al sindaco Conte (ed è spuntato da Ca’ Sugana il nome di Mauro Carraro, militante di Santa Bona che fa parte del gruppo degli emergenti di Marco Pinzi & Co, ma c’è chi dice che il primo cittadino si riservi un’outisder donna) e un tecnico, ovvero un dirigente o un funzionario esperto di sociale, che faccia da rappresentate della Regione in consiglio.

Già nominati, ma mai insediati, Andrea Duodo e Ivonne Tordini, i due designati dal sindaco Manildo. Da un anno e mezzo attendono in...panchina, per l’incredibile stallo creatosi all’Israa, con la proroga infinita del cda (siamo oltre i 21 mesi)

Lo scenario rischia di lasciare fuori dal futuro cda il presidente uscente Luigi Caldato, manager, area ex Pdl, che divide il Carroccio cittadino: i falchi gli contestano l’astensione sul nuovo statuto (il blitz per impedire a Manildo di nominare 4 rappresentanti su 5) e di aver buoni rapporti con i centrosinistra (Caldato ha sempre voluto interpretare il suo ruolo super partes), un’altra ala lo difende, e aveva suggerito a Conte la riconferma, o in subordine di lasciarlo in consiglio.

Ci sarà in extremis un salvagente per lui? Il pressing di parte delle Lega è forte, anche in giunta. — A.P.

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