Semaforo manomesso e sempre rosso, ira e code: arrivano sindaco e carabinieri

Disagi a Osigo. Un miraggio domenica 10 agosto arrivare fino al Cansiglio. Qualche automobilista ha cercato di spegnere il dispositivo

Francesco Dal Mas
Il semaforo sempre rosso
Il semaforo sempre rosso

Come rosolarsi al sole, non in una spiaggia, ma su una strada di mezza montagna. Anche 3 chilometri di coda e dai 30 ai 40 minuti di attesa per chi voleva salire in Cansiglio.

A causa del semaforo, sempre rosso, probabilmente manomesso, intenzionalmente o per errore, presso il cantiere della Provincia sulla strada che, ad Osigo di Fregona, sta cedendo sul versante a valle. Tanto che il sindaco Giacomo Luca, non vedendoci affatto chiaro, ha chiamato i carabinieri.

Errore di programmazione o sabotaggio. Risultato: strada bloccata. Sofferenza doppia per chi, nel pomeriggio, è sceso con la temperatura che segnava fra i 37 ed i 38 gradi.

Immancabili le proteste. C’è anche chi è sceso dall’auto e ha cercato di farsi giustizia spegnendo il semaforo. La tratta a senso unico, infatti, è breve, di poco più di 100 metri. È accorso quindi il sindaco di Fregona, Giacomo De Luca, con gli uomini della Protezione civile. «Il problema è iniziato già alle 8 – racconta il primo cittadino -, ma dopo 2 ore è esploso, era sempre rosso. Ho dovuto allertare i carabinieri. Ho telefonato alla Provincia, che ha la responsabilità del cantiere. Ho sollecitato l’invio di movieri, per accelerare l’attraversamento di quel tratto ad una sola corsia». Gli automobilisti, in salita, protestavano esasperati anche perché, col rosso in funzione, dall’altra parte non scendeva nessuno. «Non c’è stato verso di convincere i responsabili ad intervenire – ammette De Luca -. Ero intenzionato a fare io stesso da moviere o da vigile, ma mi hanno consigliato a non assumermi questa responsabilità». Il cantiere è operativo da almeno due settimane.

«La Provincia è di solito molto attenta ad evitare disagi con la programmazione delle sue opere. Non comprendiamo quale fosse l’urgenza di intervenire nelle settimane di agosto – si chiede il sindaco -, tra l’altro con i lavori ancora da iniziare». Ecco perché si ipotizza una manomissione per errata programmazione. Resta aperta anche l’ipotesi che qualcuno sia intervenuto esternamente sul dispositivo, e questo lo accerterà la Provincia.

A causa del cantiere, si sa, è saltata anche la corsa Vittorio-Cansiglio. E ieri si sono pure verificate delle disdette dei pranzi prenotati in alcuni ristoranti dell'altopiano. Nel pomeriggio di ieri il disagio si è moltiplicato per quei turisti che, di ritorno dal Cansiglio, intendevano fermarsi a Fregona per visitare le Grotte del Caglieron. I tempi trascorsi in coda hanno fatto saltare la visita. La giornata di ieri è stata movimentata anche in A27, per il continuo flusso di turisti verso le Dolomiti. Ma ancora più trafficata è stata la Sp1 della Destra Piave. L’ingorgo si è ripetuto, ma in misura ancora più grave del solito, all’uscita del ponte di Fener per girare verso Segusino o in direzione delle Colline Unesco di Valdobbiadene. 

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso