Sel: "sbagliato". La Lega: idea nostra"

Le reazioni di Treviso alla linea dura della giunta contro i mendicanti recidivi e molesti. La Caritas: "questione da affrontare con attenzione!"
Passerini Treviso Conferenza stampa Caritas agenzia fotografica foto film
Passerini Treviso Conferenza stampa Caritas agenzia fotografica foto film

E la linea dura della giunta Manildo spacca già ilcentrosinistra: Sel prende le distanza, ed è gia la seconda volta in pochi giorni...«Questo provvedimento non ci piace affatto», attacca il capogruppo Said Chaibi, « lo diremo chiaramente a Manildo e giunta. I problemi non si risolvono emulando lo sceriffo Gentilini, ma distinguendo chiaramente i responsabili di queste organizzazioni criminali dai mendicanti utilizzati. Colpire i poveri cristi è sbagliato, è assurdo. Si deve risalire ai responsabili, al primo livello della filiera. Con chi mendica, e con gli invalidi veri, vanno attivati interventi di tipo sociale, di reinserimento, di lotta al disagio».Non molti distante Luigi Calesso, di Impegno Civile: «Il problema c’è giusto intervenire, ma con una precisa distinzione: si colpisca solo chi sfrutta, non i poveri eri mendicanti, soprattutto chi lo è diventato adesso per la crisi»

Il caso politico è aperto. Chi sposa invece la linea della legalità dell’amministrazione e don Davide Schiavon, direttore della Caritas: «Il fenomeno a Treviso ha assunto dimensioni preoccupanti, la linea della legalità è indispensabile per stroncare le organizzazioni criminali che sfruttano i bisogni di gente disperata. La crisi, come effetto secondario, ha portato un atteggiamento meno tollerante, la soglia di accettazione si è abbassata». Ma don Schiavon, che da anni si batte fra assistenza e microcredito, non si ferma qui. E invoca maggiori interventi preventivi nella politiche sociali. «E’ assolutamente necessario che a fianco di queste politiche ci siano altri strumenti come il reddito di inserimento sociale, l’attivazione di servizi, di risorse, in particolare per l’accoglienza. La crisi ha creato moltissimi nuovi poveri, e diventa prioritario anche il discorso della casa».

Grida vittoria, in campo leghista, Sandro Zampese: «Ho suggerito io il foglio di via, vedo che hanno capito... E pensare che Grigoletto diceva che non era possibile: per fortuna c’è un questore che gli ha ricordato gli strumenti a disposizione. Questa è una vittoria mia perdonale e della Lega».

Giancarlo Gentilini, con il fedelissimo scudiero Bepi Basso, entrambi consiglieri della lista dell’ex sindaco: «Manildo e i suoi mettono un freno al problema, dopo che per mesi hanno dato l’idea che qui ci fosse la massima tolleranza», tuona lo sceriffo, affiancato dall’ex assessore, «in questi giorni i trevigiani sono esasperati, vedono accattoni ad ogni angolo, l’altra mattina in Pescheria ce n’erano tre in pochi metri... Quando governava la Lega, gli accattoni sapevano che qui non c’era spazio per loro: l’ordine era di intercettarli preventivamente, e far terra bruciata attorno a loro e alle bande degli sfruttatori. Ordini precisi, interventi tempestivi e il grandissimo lavoro della polizia giudiziaria dei vigili ora smantellata. Quando gli accattoni venivano portati in caserma, si faceva capire loro come non fosse il caso che tornassero...Si giocava d’anticipo». Petra De Zanet ringrazia «prefetto e forze dell’ordine, per contribuire al decoro della nostra città, e per aver dato gli strumenti utili, non quelli del vicesindaco Grigoletto, che si limitava a multe inefficaci».

FOGLIO DI VIA AI MENDICANTI

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