Sedici nuove imprese nella zona artigianale
Silea, nonostante la crisi boom di richieste per un capannone nell'area vicino all'Emisfero

Silvano Piazza, sindaco di Silea A destra: l’ipermercato Emisfero
SILEA.
Sedici nuove imprese nella nuova zona artigianale di Silea. Tanti sono gli imprenditori che vorrebbero accaparrarsi di una capannone nel sito produttivo di prossima costruzione ai bordi della Treviso Mare secondo le manifestazioni di interesse raccolte dal Comune, pronto a pubblicare il bando di assegnazione entro Pasqua. «Il numero di contatti rilevati durante l'indagine preliminare sono molto buoni - racconta l'assessore alle attività produttive Rossella Cendron - non è facile di questi tempi destare tanto interesse nel mondo dell'imprenditoria». Dopo la battuta d'arresto inferta al sistema economico locale dalla lunga crisi, le imprese tornano quindi a respirare secondo i dati raccolti dal Comune, che, il 31 gennaio, ha chiuso l'indagine avviata per attribuire gli spazi all'interno dell'area da 50mila metri quadri divisa in lotti tra i 250 e i 2.000 metri quadrati, posta vicino al centro Emisfero. «La manifestazione d'interesse rappresenta un passaggio intermedio per capire realmente la volontà delle attività produttive ad inserirsi nella nuova area artigianale, considerato il forte periodo di crisi che ha ridotto la soglia occupazionale, il numero di aziende e i margini di movimento delle imprese, soprattutto produttive - prosegue l'assessore - Ma delle 16 imprese, solo 7 sono del territorio di Silea, per cui contiamo di incentivare la presenza delle aziende del territorio promuovendo un bando che agevoli e che incentivi maggiormente gli imprenditori di Silea». Per richiamare l'attenzione delle società con sede nel comune, il sindaco Silvano Piazza apporterà una serie di modifiche al bando, il cui ambito di utilizzo è stato allargato anche alle attività non strettamente artigianali. «Stiamo pensando di dare alcuni punti in più ai nostri imprenditori - afferma Piazza - e verranno inserite anche aziende di servizi. Non solo fabbriche e capannoni, quindi, ma tipologie economiche diverse, come richiesto nella manifestazioni di interesse». Sullo sfondo dell'operazione restano, però, i tanti vizi amministrativi e i gravami finanziaria sollevati a carico del Comune in sede giudiziaria dalla collettività. «Si tratta di un'eredità tramandata dalle precedenti amministrazioni - spiega Piazza - Il Comune è coinvolto in una serie di cause ancora in piedi e che hanno segnato in parte il destino dell'area. Entro l'estate la questione area artigianale sarà però risolta in via definitiva, con beneficio per le casse comunali, che potranno così mettere a bilancio nuove risorse».
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