«Plastica nel piatto di un bimbo in mensa»: nuovo caso a Olmi

Ancora proteste per la refezione scolastica, stavolta è successo alla scuola primaria Montale nel Comune di San Biagio. I genitori vogliono il panino: «Non ci fidiamo». Sulle larve trovate a San Cipriano la Dussmann ha sporto denuncia

Savina Trevisiol
Le larve nella pastasciutta in mensa alla primaria di San Cipriano
Le larve nella pastasciutta in mensa alla primaria di San Cipriano

 

Caso mense: ancora proteste da parte dei genitori. Il fronte si allarga e vengano segnalati nuovi casi. I genitori della scuola elementare Montale di San Biagio non vogliono più far mangiare i propri figli in mensa.

«Non possiamo fidarci più, quello che è successo nelle altre scuole servite dalla società Dussmann è inaccettabile» denuncia L. B. portavoce delle mamme preoccupate. Oltre ai casi di San Ciprano di Roncade e di Fagarè, emergono altri episodi. Alla mensa delle scuole elementari di Olmi sono stati segnalati, da fonti interne, un pezzo di plastica morbida in un piatto e dei peli sulla frutta. Questione di cui il sindaco di San Biagio, Valentina Pillon, non era al corrente: «Sarà mia premura verificare immediatamente questa segnalazione» commenta.

«Alla Montale non ci sono mai stati incidenti, eppure ora ci troviamo di fronte a una gestione che, secondo noi, non garantisce sicurezza ai nostri bambini» prosegue L. B. Per mercoledì prossimo è stata indetta una riunione tra l’azienda fornitrice e il comitato mensa, senza che i genitori possano partecipare.

Un’esclusione che ha fatto infuriare le famiglie, le quali chiedono trasparenza e risposte concrete. Dopo il caso di San Cipriano e alle larve rinvenute nel piatto di un bambino, giovedì scorso era stata concessa anche alle scuole del comprensorio di San Biagio l’opzione del pranzo al sacco.

Tuttavia, questa possibilità è stata subito revocata e ora gli alunni possono solo pranzare in mensa o tornare a casa.

«Giovedì tutto si è svolto senza problemi, eppure ci hanno tolto questa possibilità senza motivo» continua L. B. «impongono la mensa senza darci garanzie reali sulla qualità dei pasti». I genitori denunciano di non sapere più a chi rivolgersi, dopo che la dirigenza del comprensivo rimanda la questione al Comune, mentre il Comune si appella alla circolare del dirigente scolastico «L’amministrazione Comunale non ostacola tale possibilità» dichiara la sindaca «tuttavia si evidenziano diverse criticità emerse dal confronto con l’istituto comprensivo, la gestione e la responsabilità degli alunni all’interno del plesso scolastico è del dirigente».

Il caso della mensa di San Cipriano inizia a tingersi di giallo. La Dussmann, infatti, ha sporto denuncia in magistratura ipotizzando il sabotaggio. «Si è trattato di esche da pesca che erano vive al momento del ritrovamento. Se fossero state larve del cibo sarebbero state bollite».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso