Scuola al via, ma c’è chi fa lezione nei container

Primo giorno nei prefabbricati per i 230 allievi della media di Cordignano. Quest’anno nella Marca duemila studenti in più: raccontaci il tuo primo giorno
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CORDIGNANO. La campanella è suonata anche alla scuola media di via Vittorio Veneto a Cordignano. Solo che quest’anno scolastico i 230 ragazzi, per un totale di dieci classi, dovranno passarlo nei prefabbricati preparati per loro a tempo di record dalla giunta del sindaco Roberto Campagna. Tutto perché qualche settimana fa parte del soffitto interno della scuola ha ceduto, procurando il crollo di una superficie di nove metri quadrati di intonaco, spesso quasi due centimetri e molto pesante. Fortunatamente il crollo è avvenuto durante la chiusura estiva, quando all’interno dell’edificio non c’era nessuno. Ma un crollo di questo tipo è un’eventualità che non deve assolutamente verificarsi quando i ragazzi si trovano all’interno della scuola. Proprio per questo la giunta ha deciso che gli studenti quest’anno scolastico dovranno passarlo in appositi container, mentre all’interno della scuola si svolgeranno tutte le verifiche del caso nonché i lavori di sistemazione. «Siamo riusciti ad approntare i container con estrema velocità, anche grazie alla collaborazione dei bidelli e di associazioni locali.

I ragazzi potranno cominciare la scuola insieme a tutti gli altri loro coetanei degli altri plessi. Si scalerà di un solo giorno, partiranno il 13 settembre, anziché il 12» ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Elio Tomè «Nel frattempo all’interno dell’edificio scolastico potremo procedere a sanare il problema, andranno analizzati minuziosamente tutti i soffitti. Sono lavori che verranno fatti con estrema attenzione e che richiedono tempo. Anche per questo abbiamo deciso di dire subito ai genitori che quest’anno i ragazzi dovranno passarlo nei prefabbricati, in modo da intervenire nel frattempo sull’edificio in maniera sicura e definitiva». I container sono stati posizionati su un terreno adiacente la scuola: in modo da non condizionare le famiglie che portano i figli a scuola. Si tratta di una decina di classi, più alcune stanze di servizio, riscaldate, condizionate e dotate di servizi igienici. È quindi stato fatto tutto il possibile per garantire il massimo del comfort. Nella vecchia scuola, parzialmente agibile, rimarranno attive le segreterie e gli uffici mentre le aule sono tutte inagibili. È di fine luglio il crollo del soffitto interno al primo piano dell’edificio, risalente agli anni Settanta. Ad accorgersene per prima fu la dirigente scolastica, la scuola fu poi dichiarata parzialmente inagibile per permettere i necessari lavori di accertamento e sistemazione. Le dilatazioni e le contrazioni dovute agli sbalzi termici, insieme ad altre concause, sono ritenute le principali responsabili di quanto accaduto. I lavori di sistemazione costeranno circa 140mila euro.

Fortunatamente quello di Cordignano è un caso limite. E la campanella è suonata per 113 mila studenti trevigiani, 9 mila insegnanti e 2.906 fra segreatri e personale Ata. Primo giorno di scuola anche per 30 dirigenti freschi di concorso. Nodo critico per gli spazi è il distretto di Castelfranco, ma quest’anno sono poche le cattedre scoperte. II direttore dell’Ufficio scolastico, Giorgio Corà, oltre ai conseuti auguri a studenti e personale, invia un monito a presidi e dirigenti: «Informatizziamo la scuola».

I numeri. Gli studenti aumentano. Un anno fa erano 110 mila ragazzi, quest’anno sui banchi studieranno 2 mila giovani in più. E il 15,5% è straniero. Nove scuole in meno, elementari e medie che, per la razionalizzazione in corso, sono state accorpate in istituti comprensivi sotto un’unica dirigenza. Gli istituti di ogni ordien e grado sono 111, di cui 10 sottodimensionati per il numero di alunni (meno dei 600 previsti per legge). Questi hanno perso la dirigenza e sono stati accorpati ad altre scuole più numerose. Ma sarà un primo giorno di scuola anche per 31 nuovi dirigenti freschi di concorso , che hanno sopperito, con la loro nomina, alla mancanza cronica di presidi nella Marca. I reggenti, i dirigenti che devono guidare più di una scuola per la carenza di presidi, quest’anno sono solo 13: un anno fa erano 28. Sul fronte disabilità, i certificati sono 2.529 con 1.133 docenti di sostegno: media di 2,5.

Edilizia scolastica. È sempre Castelfranco il distretto scolastico con la maggioranza di studenti “in esubero” rispetto alle aule a disposizione. Al “Nightingale” 3 classi saranno ospitate da “Giorgione” e “Martini”. «Tutti avranno comunque un’aula», assicura Eugenio Mazzocato, l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica. All’”Alberini” di Lancenigo una classe di troppo sarà collocata in avvio nell’aula multimediale, poi occuperà una stanza al Cfp. Èl’effetto del costante aumento di alunni, soprattutto alle superiori: 85 i ragazzi in più al “Duca degli Abruzzi”, 78 all’Itt “Mazzotti” e al iorgi”; 120 all’Ipsia “Galilei” di Castelfranco e 83 al“Cerletti” di Conegliano.

Digitalizzazione. Corà chiede a presidi e amministratori di accelerare sull’agenda digitale. Fra i primi residui della vecchia scuola che potrebbero scomparire c’è il celeberrimo libretto. «Assenze, giustificazione e note potrebbero essere comunicate in tempo reale alle famiglie via computer», spiega il dirigente. Ma con quali soldi? «Le soluzioni si possono trovare con accordi provinciali e di distretto. Anche i genitori, per finanziare un buon progetto, non avrebbero difficoltà a contribuire. Siamo fra i 10 e i 15 mila euro».

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