Scoprono i ladri nell’appartamento vicino e vengono presi a sprangate
La banda ha svuotato la cassaforte dell’alloggio di un’anziana di Susegana ricoverata in ospedale. La refurtiva persa durante la fuga

Il furto in casa si trasforma in rapina, con una colluttazione tra ladri e residenti accorsi per fermarli. I banditi sono entrati in azione verso le 20 di domenica 9 novembre sera nell’appartamento al primo piano di una palazzina in via Casoni a Susegana, dove non c’era nessuno.
La proprietaria infatti è ricoverata in ospedale. Ad intervenire per fermare i ladri sono stati i vicini, che vivono al piano terra. Il sessantenne Angelo Zanardo, il figlio diciannovenne Mattias e lo zio sono stati minacciati e aggrediti con una spranga dai tre banditi. Si sono difesi prendendoli a pugni, e mettendoli in fuga. Sono poi dovuti ricorrere al pronto soccorso per le ferite riportate.
I rumori al piano superiore
Erano a cena quando hanno sentito dei rumori provenire dall’alloggio al piano superiore. La prima a sorprendere un intruso è stata la mamma. Salite le scale ha bussato alla porta. Dall’altra parte il malvivente ha cercato di intimorire la signora.
«Vai via», il ladro ha tenuto chiusa la porta e non le ha messo le mani addosso, ma le ha fatto intendere che era meglio se ne andasse. Pensava fosse da sola. A casa però si trovavano il marito e il figlio, che subito sono corsi in aiuto della donna.
I malviventi si sono lanciati dal balcone al primo piano e nel giardinetto è avvenuta la rissa con padre e figlio, che hanno fermato i ladri. Poi è intervenuto anche lo zio. I ladri son riusciti a liberarsi, colpendo con la spranga il padre e Mattias, che ha riportato qualche giorno di prognosi e ieri ha dovuto rimanere a casa da lavoro.

La cassaforte
I ladri si erano arrampicati dall’esterno e, con la vecchia tecnica del foro su un infisso, erano riusciti ad azionare la maniglia e così ad aprire la finestra senza fare rumore, forzandola con un piede di porco.
Poi però con un flessibile hanno iniziato a segare una cassaforte a muro. Sono andati a colpo sicuro, hanno aperto la cassetta blindata al muro e arraffato dei preziosi. Ma il rumore li ha fatto scoprire. Nella fuga hanno perso la refurtiva, oltre ad un walkie talkie, con il quale comunicavano probabilmente con un quarto complice, il guidatore che li attendeva in auto.
I precedenti
In quell’area residenziale si erano già verificati furti nel settembre dello scorso anno. Ci sono perlopiù case singole e villette. Il gruppo di criminali invece ha scelto la palazzina formata da quattro appartamenti, scegliendo quello al piano superiore. Erano attrezzati con il flessibile a batteria per aprire la cassaforte in un alloggio in cui erano sicuri di non trovare nessuno.
Un colpo studiato nei dettagli, non è escluso possa esserci un basista che ha fornito informazioni alla banda. Nella serata precedente si erano già registrati altri tentativi di furto nella frazione di Colfosco e in quelle precedenti in via Colonna a Ponte della Priula.
Sul furto diventato rapina in via Casoni indaga il commissariato di polizia di Conegliano. In pochi minuti sul posto si è precipitata una volante e successivamente sono stati eseguiti accertamenti dagli agenti della scientifica, alla ricerca di tracce lasciate dai ladri. —
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