Scoppio in fabbrica, ustionati due operai

CROCETTA. Gravissimo infortunio sul lavoro ieri mattina poco dopo le 10 in un capannone artigianale di Crocetta del Montello. Durante un’operazione di lavoro una fiammata improvvisa ha investito due giovani operai, di nazionalità cinese: investiti dal fuoco, uno è gravissimo al Centro Grandi Ustionati di Padova, l’altro è stato portato in camera iperbarica a Torri di Quartesolo e poi ricoverato in ospedale.
Il più giovane - J.D. le sue iniziali, ha 27 anni - è stato trasportato in elicottero al Centro grandi ustionati di Padova; il secondo operaio - 35 anni - dopo essere stato portato dall'ambulanza al pronto soccorso di Montebelluna è stato a Torri di Quartesolo. In prognosi riservata il primo, lesioni meno gravi per il secondo.
L’incidente è avvenuto ieri mattina in via dell’Artigianato a Crocetta del Montello, nella parte di capannone adibita a lucidatura di metalli per conto terzi da parte di una ditta cinese, la Chen Xing Xing, il cui titolare ieri non è stato rintracciato dagli ispettori dello Spisal dell'Ulss 2, che hanno messo sotto sequestro il capannone di via degli Artigiani nella frazione di Nogarè.
Nell’azienda artigianale, dove prima c’era un tomaificio, erano al lavoro due operai, entrambi cinesi. L'azienda provvede alla lucidatura di metalli per conto terzi. I due operai stavano lucidando delle barre di alluminio e magnesio, barre su cui si era formato in superficie uno strato che andava tolto utilizzando un macchinario con delle spazzole. I due avevano infilato una di queste barre all'interno del macchinario quando c'è stata improvvisa una fiammata che li ha investiti, incendiato la macchina e annerito i muri vicini. In pratica la polvere prodotta dalla lucidatura aveva preso fuoco e la fiammata che si era sprigionata aveva investito i due operai cinesi provocando gravi ustioni agli arti superiori e al volto. Il principio di incendio aveva pure interessato la macchina lucidatrice e annerito i muri vicini. I due operai cinesi, entrambi con regolare permesso di soggiorno, sono subito corsi fuori urlando per il dolore e chiedendo aiuto. Dato l'allarme, sul posto sono accorsi il personale del Suem, i vigili del fuoco di Montebelluna, i carabinieri e gli ispettori dello Spisal dell'Ulss 2 a cui era delegata l'indagine sul grave infortunio. Il più grave, il 27enne D. J., dopo i primi soccorsi sul posto, è stato messo sull'elicottero e portato al centro grandi ustionati di Padova, dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Per il 35enne invece non c'era un elicottero a disposizione, quindi è stato messo sull'ambulanza e portato in pronto soccorso a Montebelluna. Una volta che i vigili del fuoco di Montebelluna hanno provveduto a spegnere il principio di incendio evitando che si propagasse al restante capannone, si sono messi al lavoro gli ispettori dell'Ulss 2 per verificare l'osservanza delle norme di sicurezza e ricostruire la dinamica per cui si era sprigionata quella fiammata che aveva investito i due operai cinesi. Non è stato possibile rintracciare il titolare del laboratorio cinese, come non è stato possibile avere la documentazione relativa alle norme di sicurezza adottate nell'azienda artigiana di Nogarè. A quel punto, in attesa di avere la documentazione e sentire il titolare, gli ispettori dello Spisal hanno provveduto a mettere sotto sequestro il capannone dove poco prima delle 10,30 era avvenuto l'infortunio che aveva coinvolto i due operai.
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