Scoperto il ladro delle Coletti «È il professore di tecnologia»

La Squadra Mobile ha denunciato Giovanni Tessitore, 59 anni, di Treviso: è accusato di aver rubato tablet e computer. Indagini anche sulla sparizione di cellulari e portafogli di docenti e studenti
Di Marco Filippi

Da un paio d’anni, dal magazzino del laboratorio informatico delle scuole medie Coletti di via Abruzzo, sparivano tablet, computer portatili, dischi fissi e router. Ma anche pc dalle aule insegnanti, cellulari e portafogli dalle borse dei professori durante le commissioni d’esame e telefonini dagli zainetti degli studenti. Una serie di furti che nel tempo si sono moltiplicati, soprattutto nel periodo tra il settembre 2012 ed il mese scorso, quando l’escalation di ruberie era oramai fuori da ogni controllo.

A quel punto, il dirigente scolastico, Gianni Maddalon, nel timore che nel mirino di qualche manolesta finisse lo stock di nuovi tablet, ha chiamato il 113. I poliziotti della squadra mobile hanno così piazzato alcune microtelecamere nel magazzino dell’aula di informatica della scuola, dove è avvenuto il maggior numero di furti. Così il professor Giovanni Tessitore, 59 anni di Treviso, insegnante di tecnologia informatica, è stato incastrato dopo aver sottratto da uno scaffale del magazzino della scuola cinque dischi fissi nuovi di zecca. Nella sua abitazione, durante la perquisizione, sono stati trovati anche due tablet e altrettanti router della scuola. Tessitore è stato denunciato per il furto aggravato del materiale che gli è stato trovato in casa.

Escalation di furti. Una vera e propria escalation di furti. Una piaga che il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo numero 5 “Coletti” di Treviso ha voluto estirpare denunciando i fatti alla polizia. Tra il settembre 2012 e il novembre 2013 dal magazzino d’informatica e dalle aule sono stati messi a segno una decina di furti: due router, due pc fissi dall’aula insegnanti, alcuni tablet, quattro cellulari appartenenti a prof e studenti e pure il portafoglio ed il cellulare della vicepreside durante la commissione d’esame nel giugno scorso. Insomma uno stillicidio al quale il dirigente scolastico Maddalon ha deciso di porre termine con una denuncia alla questura. Il pericolo era infatti quello che nel mirino di qualche ladro finissero anche i tablet in arrivo a dicembre.

Il Grande Fratello a scuola. Le indagini degli agenti della squadra mobile di Treviso, coordinati da Enrico Biasutti, prendono subito una direzione ben precisa. A metà dicembre vengono individuati magazzini e aule dove sono stati messi a segno la maggior parte dei furti e lì i poliziotti installano delle microtelecamere. Passano pochi giorni e venerdì 20 dicembre le telecamere filmano il prof Tessitore mentre entra in un magazzino del laboratorio di informatica della scuola e con estrema naturalezza asporta dallo scaffale cinque dischi fissi nuovi di zecca. Gli servono esattamente dieci secondi per entrare nel magazzino, di cui è in possesso delle chiavi, prendere i dischi fissi ed uscire. Poche ore dopo la scuola chiama il 113 per denunciare il furto. Alla polizia basta visionare il filmato registrato dalla microtelecamera installata nel magazzino per individuare l’autore.

Il blitz in casa del prof. Sabato 21 dicembre, la polizia si presenta in casa del prof con un decreto di perquisizione. Nelle stanze della sua abitazione vengono trovati due router, due tablet ed i cinque dischi fissi asportati dal magazzino dove era stata piazzata la microtelecamera. Scatta la denuncia per furto aggravato del materiale informatico che gli viene sequestrato. Il prof si giustifica: «Questo è materiale che ho in uso con il consenso della scuola». Una giustificazione che dovrà ripetere anche davanti all’autorità giudiziaria. Nel frattempo le indagini continuano. Si tratta infatti di stabilire se gli altri furti siano riconducibili all’insegnante o se invece abbiano altre matrici.

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