Scontro Presti-Trentin Ghiaia diffida per irregolarità in cava

ARCADE. Ormai è uno scontro senza quartiere tra il sindaco di Arcade Domenico Presti e la Trentin Ghiaia. Il primo cittadino poche settimane fa è andato in sopralluogo nella cava dell’azienda, portandosi tecnici comunali e provinciali, periti, e l’Arpav che ha compiuto alcuni rilievi. «Stiamo attendendo gli esiti, ma intanto abbiamo già diffidato l’azienda perché abbiamo riscontrato alcune irregolarità sulla gestione del sito», spiega il sindaco, «non c’erano le recinzioni dovute, e abbiamo anche trovato molti rifiuti di metallo abbandonati». Ma a quest’ultimo atto si è arrivati dopo uno scontro che trova radici nel 2006. È quell’anno che la Trentin ghia presenta il progetto per ampliare la cava di Arcade, trovandosi di fronte però al “no” dell’amministrazione comunale. Ne scaturisce una battaglia legale che ha visto il Comune vincere anche al Consiglio di Stato. Stessa battaglia inizia poco dopo per il progetto di una discarica nella stessa zona. Identico anche l’esito, fino al Tar. «In quell’epoca si era aperta una trattativa con l’azienda perché voleva aprire un impianto di lavorazione di inerti sul fondo della cava. Noi ci siamo dichiarati disponibili a farli lavorare e a non opporci al progetto. Ma in cambio abbiamo chiesto che non facessero ricorso al Consiglio di Stato per la discarica. Hanno accettato. Ma 40 giorni dopo mi sono trovato sul tavolo il ricorso», spiega Presti. Da qui è scaturito il sopralluogo fatto dal sindaco con i tecnici, e poi ripetuto con la Provincia. (f.c.)
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