Scontri a Kiev, i feriti in Veneto Saranno curati anche a Treviso
L’annuncio di Zaia. Arriveranno nelle prossime ore all’aeroporti Treviso con uno dei voli di linea e saranno assistiti dalla sanità Regionale

epa04166874 A pro-Russian activist guards the entrance of the security service building occupied by Pro-Russian activists in Lugansk, Ukraine, 14 April 2014. The pro-Russian activists occupying state institutions in eastern Ukraine said 14 April that they will not heed an ultimatum by the government in Kiev. Ukraine's acting President Oleksandr Turchynov on 13 April warned that a military operation would be launched against them if the separatists did not lay down their arms by 0700 GMT. The situation escalated over the weekend when armed men in camouflage uniforms seized numerous police stations and administrative buildings in Ukraine's eastern Russian-speaking provinces. EPA/ZURAB KURTSIKIDZE
Tredici giovani rimasti feriti negli scontri in Ucraina della "primavera di Kiev" saranno curati da ospedali veneti e arriveranno "a giorni all'aeroporto di Treviso". Lo ha annunciato oggi, a Conegliano, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
«E' una doverosa forma di solidarietà» ha aggiunto, «per un'evidente esigenza di natura umanitaria, ma anche per un omaggio alle tante assistenti familiari dell'Ucraina presenti nelle famiglie dei nostri anziani e disabili».
L'iniziativa, nata da un accordo fra Veneto e autorità diplomatiche dell'Ucraina, porrà a carico del sistema sanitario regionale solo i costi di assistenza sanitaria e non quelli di trasporto
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