Schianto mortale: aperta un’inchiesta Gravissimo l’amico

Roberto Schiavon, che guidava la Fiesta, è in Rianimazione Dolore per la fine di Amedeo Viviani, trevigiano d’adozione
Di Rubina Bon

PREGANZIOL. Restano molto gravi ma stabili le condizioni di Roberto Schiavon, il ventottenne di Carbonera che all'alba di domenica era al volante della Ford Fiesta che si è schiantata sul Terraglio, a Preganziol. Al suo fianco viaggiava Amedeo Viviani, 27 anni, triestino che viveva da alcuni anni a Treviso: nel terribile impatto il giovane grafico non aveva avuto scampo. Schiavon, invece, è ricoverato nella terapia intensiva della Rianimazione centrale al Ca' Foncello in prognosi riservata. Nelle prossime ore il nome del ventottenne finirà, come da prassi, nel registro degli indagati: la Procura di Treviso aprirà un'inchiesta. La Ford Fiesta condotta da Schiavon è finita fuori strada lungo un rettilineo e si è andata a schiantare contro il ponticello di accesso a una villa, finendo nel fosso. Non ci sarebbero segni di frenata sull'asfalto. All'arrivo dei soccorritori, Viviani era già morto. Schiavon è stato estratto dalle lamiere e trasportato al Ca' Foncello. Tutta Carbonera è stretta ai genitori, che vivono in via IV Novembre, e ai fratelli. «Chissà che Dio lo protegga» dice una parente. Tanti i messaggi sulla pagina Facebook di Roberto: «Tieni duro gigante buono» scrivono gli amici. Per Schiavon sarà un colpo durissimo sapere che il suo amico Amedeo non c'è più. Amedeo viveva ormai da dieci anni a Treviso, in una casa a San Zeno, a pochi passi dalla stazione. Una passione su tutte: lo sport. Lo snowboard in primis, ma anche il surf. Era nato a Gropada, sul Carso. Aveva lasciato Trieste per gli studi. Si era laureato in grafica allo Iuav di Venezia. Nel frattempo era diventato un campione dello snowboard: trascorreva l’inverno a fare l’istruttore, il resto dell'anno lavorava come grafico. Aveva avuto esperienze alla Benetton e alla Northwave. Si deciderà oggi se celebrare i funerali a Trieste, per tenere Amedeo vicino a mamma Marina e al fratello Virgilio, o Treviso. Il 25 giugno 2001 il padre di Amedeo, l'attore Claudio Viviani, scomparve e il suo cadavere fu rinvenuto 3 mesi dopo nell'erba a ridosso di un muretto a secco del Carso. All'inizio si parlò di un gesto estremo, ma i dubbi non furono mai fugati.

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