Schianto frontale a Borso del Grappa, muore a 72 anni
Terribile incidente stradale sabato sera in via Molinetto, la vittima è Sergio Bresolin, alpino e sportivo. Fatale l’impatto della sua utilitaria contro una Bmw guidata da un ventunenne di Possagno, ferito assieme alla fidanzata

Schianto mortale a Borso del Grappa in via Molinetto. A perdere la vita un uomo di 72 anni, Sergio Bresolin, residente poco lontano dal luogo della tragedia. È successo ieri sera attorno alle 21.40 in via Molinetto.
Uno schianto terrificante, che ha coinvolto due auto. Due persone sono rimaste ferite, una coppia di giovani fidanzati, mentre per Bresolin purtroppo non c’è stato nulla da fare: il personale medico del Suem 118 non ha potuto far altro che riscontrarne la morte. Inutile il volo dell’elisoccorso, rientrato alla base vuoto.

L’incidente è successo attorno alle 21.40 nei pressi del supermercato Eurospin di Borso del Grappa. Sulla dinamica indagano i carabinieri, intervenuti sul posto dalle stazioni di Asolo e di Pieve del Grappa per i rilievi e per deviare il traffico in modo da consentire il lavoro dei soccorritori e del magistrato di turno.
Bresolin era molto conosciuto per la sua attività con gli alpini e con il gruppo sportivo locale. Una persona socievole, ben voluta da tutti. Non era sposato e non aveva figli. Dalla prima ricostruzione dell’incidente potrebbe essere stata una mancata precedenza a provocare il terribile impatto. Bresolin era al volante della sua utilitaria, una Opel Meriva, che è stata centrata con violenza da un’altra auto, una Bmw serie 3: un impatto frontale-laterale che non ha lasciato purtroppo scampo al settantaduenne. Alla guida della Bmw c’era un ventunenne di Possagno, risultato negativo all’alcoltest. Al suo fianco la fidanzata, una coetanea di Feltre. I due ragazzi sono rimasti feriti in modo molto lieve, praticamente illesi.

«Una persona che godeva della stima di tutti – dice di Bresolin il sindaco di Borso, Flavio Domenico Dall’Agnol – Era solare, divertente, sempre disponibile. Mancherà a tutti. Sergio era una di quelle persone rare, poche sono come lui, sia per carattere sia per attitudine. «Era molto impegnato e attento al territorio e per il territorio, era un cittadino che si dava da fare, aiutava anche a raccogliere i rifiuti abbandonati e offriva il suo tempo per recuperare l’identità del suo paese. Organizzava anche marce domenicali in tutto il Veneto».
Una perdita pesante per la comunità, che allunga la serie di lutti lungo le strade della Marca.
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