Scende in campo Tommaseo «Io, candidato di una civica vera»

Ponte per Tutti: «I nostri temi sono il Paese tagliato in due e il contrasto alla chiusura di negozi e attività in centro»

PONTE DI PIAVE. È ufficialmente partita la campagna elettorale a Ponte di Piave, scende in campo il secondo candidato sindaco, l’avvocato Alvise Tommaseo Ponzetta. Due le liste che si sfideranno per le amministrative del 26 maggio: l’ex sindaco Paola Roma con la lista “Vivi Ponte” e l’avvocato Tommaseo con il gruppo “Ponte per Tutti”.

Alvise Tommaseo Ponzetta, titolare di uno studio legale nel centro storico di Ponte di Piave e dell’omonima azienda agricola attiva tra Salgareda e Ponte fin dal 1860, è nato a Venezia 60 anni fa ed è da sempre cittadino di Ponte, sposato con quattro figli. È stato ufficiale di cavalleria, giornalista pubblicista da quasi 30 anni (collabora con la Tribuna di Treviso), ed è promotore di numerose iniziative culturali nel territorio. «È un’avventura tosta con un concorrente molto agguerrito che ha l’appoggio incondizionato della Lega», dice Tommaseo. «Noi ci proponiamo come lista civica trasversale, aperti a tutti. Guardiamo le persone e non gli orientamenti politici, per questo chiediamo alla cittadinanza un voto disgiunto, che sappia distinguere la scheda delle elezioni europee da quella amministrativa, chiediamo che si scelgano le persone e i programmi».

La lista verrà presentata mercoledì 27 marzo alla Casa Martin, al momento non sono ancora stati svelati i nomi. «Vogliamo il dialogo e il confronto con tutti, la nostra non sarà una campagna elettorale aggressiva», ha proseguito. Il gruppo nei mesi scorsi ha avviato una serie di incontri sui temi cardine del proprio progetto politico, come la comunità, l’ambiente, cultura, sicurezza e giovani. Incontri utili per mettere su carta una prima bozza del programma elettorale della lista. «Da cittadino ho seguito la politica di Ponte, l’impressione che ho avuto degli anni precedenti è che sia stata fatta ordinaria amministrazione, in qualche ipotesi discutibile, mentre è mancata la progettualità. A Ponte vi sono tre problemi. Il primo è il traffico che taglia in due il paese: bisogna trovare una soluzione. Il secondo è che Ponte come molti Comuni rischia di diventare un dormitorio, non ci si conosce più, dopo una data ora non c’è più vita, molto esercizi sono stati chiusi, mancano gli spazi aggregativi. Ponte è uno dei pochi comuni del Veneto che ha un Cinema Teatro abbandonato completamente da più di 20 anni e che potrebbe diventare una struttura importante per i giovani. Infine il destino dell’ex scolasticato dei padri giuseppini: ci vuole un dialogo con il privato. Quello che posso promettere, se verrò eletto, è che nessuno potrà dire “il sindaco non mi ha ricevuto”». —

Gloria Girardini

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