Scarichi, fango e puzza: Il fossato di via Fontane a Treviso è una “fogna” a cielo aperto

TREVISO. Scarichi fognari sulle acque stagnanti, una fanghiglia maleodorante sul fondo, e il proliferare di zanzare ad ogni estate. Sergio Benvenuti da molti anni chiede, invano, che si intervenga per sistemare il fossato di via Fontane: «Abbiamo provato a parlare con il Comune, con il Genio, anche con il Consorzio di Bonifica, ma è un continuo scaricabarile. Sembra che nessuno si voglia prendere carico di questo fossato».
Via Fontane è strada di confine, a nord c’è il Comune di Villorba a sud quello di Treviso; ormai una quindicina di anni fa dopo alcuni incidenti in cui dei ciclisti finirono nel fossato, Ca’ Sugana realizzò una staccionata.
Ma a parte questo è da tempo che non si vedono manutenzioni. Il fossato, che scorre sul fronte opposto rispetto a villa Ancilotto, non viene ripulito da anni. «Abbiamo anche organizzato una petizione un po’ di tempo fa, ma continuiamo a essere ignorati. Ci danno le pastiglie antilarvali da mettere nei nostri giardini ma poi lasciano in queste condizioni il fossato», continua Benvenuti.
L’area è circondata dai corsi d’acqua. Sul retro c’è la Piavesella, in mezzo un’altra piccolo fosso e di fronte quello che scorre a lato strada. «Abbiamo anche provato a chiedere semplicemente che venisse fatta scorrere l’acqua intanto, in modo da migliorare la situazione in attesa di un intervento più incisivo, ma non si riesce a ottenere nemmeno questo», aggiunge Benvenuti. Una questione di conflitto di attribuzioni? Così pare, oltre alla necessità di non togliere acqua alla Piavesella, utilizzata dalle centrali idroelettriche – come quella in Fonderia e poco più a nord a Fontane – oltre che dall’agricoltura. L’alternativa è realizzare la rete fognaria e collegare tutte le abitazioni. Ma al momento in via Fontane non sembrano esserci progetti in vista.
A Treviso il 42% delle utenze sono allacciate alla rete fognaria, e di lavoro quindi ce n’è ancora molto da fare. Proprio pochi giorni fa a sollevare il problema sono stati i residenti della zona di via Pisa, via Celsi e via Mandruzzato, dove Alto Trevigiano Servizi sta studiando delle soluzioni per ridurre gli scarichi sui canali che poi vanno a confluire sul Botteniga. —F.C.
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