Scardellato, dipendenti sfrattati e licenziati

Il capannone della Ims andrà all’asta ad aprile per 2,2 milioni Gli operai non saranno ricollocati: per loro un anno di Naspi
Allegranzi Casale sul sile ditta Scardellato via valli
Allegranzi Casale sul sile ditta Scardellato via valli

casale sul sile. Sfrattati e licenziati, resterà loro solo un anno di Naspi, mentre l’azienda in cui lavoravano andrà all’asta il prossimo 12 aprile. È il destino dei 14 dipendenti della Ims Scardellato Srl di Casale sul Sile, al termine di una lunga e complicata vertenza aziendale che ha portato alla cessazione dell’attività e al licenziamento di tutte le maestranze.

Il primo grido d’allarme, lanciato dai sindacalisti Fiom Cgil che hanno seguito la vertenza, è dello scorso 7 dicembre, con lo sciopero di otto ore dopo la decisione del Tribunale di Treviso di mettere i sigilli allo stabilimento di via Valli in cui lavoravano. Il motivo? Una complessa situazione aziendale: dopo il concordato del 2014 l’Ims Scardellato Spa ha trasferito l’attività, con un contratto d’affitto d’azienda, alla neocostituita Ims Scardellato Srl, che per operare nello stabilimento posto allora all’asta ne formulò una proposta d’acquisto. Ma, a seguito del mancato perfezionamento dell’acquisto, il Tribunale di Treviso ha predisposto il sequestro dell’immobile per rimetterlo all’asta. C’è di più: il 100% delle quote della Ims Srl era detenuto dalla Minuti Arredamenti Srl, azienda con sede a Silea attiva da anni nel settore dell’arredamento navale ed entrata gravemente in crisi, fino alla chiusura dell’attività, a causa della revoca di una maxi commessa da Azimut (circa 20 milioni di euro sfumanti da un giorno all’altro). Per i dipendenti della Ims è iniziato quindi un vero calvario che poche settimane fa ha portato allo sfratto esecutivo nei loro confronti. Poiché lo stabilimento di Casale dovrà essere venduto all’asta, un potenziale acquirente lo deve trovare vuoto e libero da macchinari e lavoratori. Situazione che si è puntualmente verificata, senza la possibilità di ricollocare altrove i 14 addetti rimasti.

Ora resta da scrivere soltanto il destino del complesso industriale da oltre 62 mila metri quadrati che occupa il civico 15 di via Valli a Casale, comprensivo di vari immobili, parcheggi, un’abitazione, un’area a destinazione agricola. Il prezzo base di vendita per l’asta è di due milioni e duecento mila euro. L’asta vera e propria si terrà il 12 aprile alle 10.30 nella sede di “Aste 33” in Strada Vecchia di San Pelajo a Treviso. Gli interessati potranno presentare la loro offerta di acquisto (con relativa cauzione pari al 20 per cento del prezzo offerto, che non potrà essere inferiore a quello fissato dal tribunale) entro cinque minuti prima della scadenza dei termini. —

A.D.P.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso