Scambiati per operai depredano la chiesa dei preti lefebvriani

I ladri sventrano la cassaforte che conteneva un calice d’oro e tutte le offerte Un testimone: «Ci sono dei lavori, siamo stati ingannati perché sembravano addetti»



Colpo grosso nell’abitazione dei sacerdoti lefebvriani della Fraternità Sacerdotale San Pio X a Lanzago di Silea. Pochi giorni fa i ladri sono entrati nell’edificio al civico 24 di via Matteotti che funge da canonica, accanto alla chiesa, e con il flessibile hanno sventrato la cassaforte.

Ingente il bottino: oltre ad un calice d’oro, all’interno v’erano anche contanti, frutto delle donazioni dei fedeli. Il tutto è avvenuto nel tardo pomeriggio, quando i due sacerdoti che abitano l’edificio attualmente in ristrutturazione, don Luigi e don Ciad, erano fuori Lanzago per impegni sacerdotali.

Ad agevolare il colpo è stato il contesto. L’edificio al civico 24 di via Matteotti, è infatti in fase di ristrutturazione e allargamento. Il perimetro esterno delle mura sono tutte coperte da impalcature nei quattro lati. E questo ha indotto il vicinato a non farci caso. Dopo aver forzato una finestra nel retro, i ladri sono entrati nell’edificio ed con un flessibile hanno lavorato per diverso tempo prima di aprire con un flessibile la cassaforte. Ingente il bottino. Oltre ad un prezioso calice d’oro, i ladri hanno anche rubato i contanti, frutto delle donazioni dei fedeli. A confermare il furto don Luigi, uno dei due sacerdoti che abitano nella canonica della confraternita religiosa: «Purtroppo - spiega - hanno tagliato la cassaforte con il flessibile ed hanno rubato il prezioso contenuto».

Anche alcuni abitanti della via avevano sentito il rumore del flessibile usato dai ladri per sventrare la cassaforte. «L’edificio - spiega una coppia di vicini di casa, che vivono proprio accanto alla canonica - è in fase di ristrutturazione e anche se erano le 19 di sera non ci eravamo insospettiti perché era ancora un’ora accettabile per lavorare. Solo poco dopo, quando don Luigi è rientrato, abbiamo saputo del furto. Sono passati tra l’altro per il nostro giardino ed hanno scavalcato la recinzione che ci divide dall’abitazione dei due sacerdoti. Certo, fa impressione la sfrontatezza con la quale hanno agito. Di fatto, però, siamo stati tratti in inganno anche se era un’ora tarda rispetto al momento in cui staccano gli operai dal cantiere».

Il furto è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Silea che hanno subito avviato indagini per riuscire a dare un volto ed un nome ai malviventi. Soltanto ventiquatt’ore più tardi, i ladri si sono ripresentati in via Matteotti per svaligiare un’altra abitazione. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno aumentato i pattugliamenti nella frazione di Silea. —

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