Sarebbe dovuta tornare a casa oggi «Addio, eri una persona speciale»

TREVIGNANO. «Aveva affrontato una sessione di esami a Padova ed erano andati tutti bene e così si era presa qualche giorno di vacanza ed era andata a trovare un amico a Edimburgo. Sarebbe dovuta tornare oggi (ieri per chi legge, ndr), invece una fibrillazione l’ha stroncata». A raccontare il dramma di Angela è Chiara Fedato, la cugina. Una telefonata della zia Rosalba ieri mattina l’ha avvertita che Angela non c’era più. Poi Angelo Fedato, il papà, e Rosalba Codato, la mamma, hanno preso il primo volo per la Scozia, altrettanto ha fatto la sorella Annapaola dalla Spagna e si sono ricongiunti tutti a Edimburgo.
«Angela era una ragazza dolcissima, un angelo di nome e di fatto –prosegue Chiara Fedato – aveva una sensibilità fuori dal comune, aveva sempre un sorriso per chi vedeva in difficoltà, se vedeva un uccellino per terra si fermava e lo raccoglieva. Era curiosa, vivace, ma il suo tratto distintivo vero era la bontà, non aveva mai paura degli altri, neppure della sua malattia, di quella patologia al cuore di cui soffriva fin da piccola». «Angela era una persona speciale, era veramente una bella persona»: così la ricorda Domenico Fedato, il cugino.
La notizia che il cuore di Angela aveva ceduto a soli 25 anni ha lasciato nel dolore parenti e amici e tutti si sono subito attivati per stare vicini al papà, alla mamma, alla sorella. Angelo infatti ha tre sorelle e un fratello, Antonio, Antonietta, Adriana e Ivana, due fratelli ha Rosalba Codato: Lars, che ha un’azienda a Trevignano e ieri si è preso l’incarico di avvertire con tutte le precauzioni del caso nonna Antonietta, e Mirko, che fa il pilota e vive a Siena. «Avevo visto l’ultima volta mia cugina Angela durante le vacanze di Natale –ricorda Domenico Fedato – io vivo a Treviso e lei, dopo essere tornata a vivere a Falzè da Torino, si era trasferita poi a Padova per prendere una seconda laurea, quindi occasioni di vederci ce n’erano poche ma di Angela ho un ricordo carissimo, l’avevo vista nascere, era la mia cugina più piccola».
Aveva il teatro nel sangue Angela Fedato, a Torino aveva frequentato la scuola di scrittura di Baricco, poi era tornata a vivere a Falzè, quindi la scelta di iscriversi all’università a Padova per diventare assistente sociale. Ma i primi passi nel teatro li aveva fatti a Montebelluna, all’Accademia dello spettacolo Danza Lirica. Erano gli anni tra il 2010 e il 2012 e Roberto Conte era stato il suo insegnante di teatro. «Era stata nostra allieva, aveva studiato teatro da noi, ma aveva notevoli potenzialità anche nella danza moderna – la ricorda Cristina Panizzo – con noi era stata la protagonista dello spettacolo “Pinocchio” che avevamo messo in scena a Villa Pisani. Era molto brava, si vedeva che la sua strada era il teatro, aveva sempre riportato buonissime valutazioni. Era una persona molto estrosa, vivace, determinata, quello che non le piaceva non lo faceva, a meno di non riuscire a convincerla. Angela era una ragazza dinamica, lavorava con entusiasmo, il teatro era proprio la sua strada. Ci dispiace moltissimo». —
Enzo Favero
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