Sant’Angelo, i rom sfidano i vigili

Cinque nomadi (ubriachi) che accerchiano un vigile urbano accorso in aiuto della coppia di ragazzi che era stata presa a schiaffi. Un’auto in fuga, un’altra macchina abbandonata in strada senza documenti nè assicurazione tra le sirene della polizia che accorreva per aiutare il collega.
Tutto è avvenuto in via Sant’Angelo, davanti al Bar Mokita, alla luce del sole e senza che nessuno alzasse un dito. Una storia di violenza e strafottenza inaudita, datata venerdì scorso e terminata ora con la denuncia di un nomade: Denis Levakovic.
L’allarme è scattato poco dopo le 17 quando l’auto condotta dal nomade, residente a Treviso, è arrivata a tutta velocità dal passaggio a livello di via Cacciatori ed ha puntato il marciapiede dove stava camminando la coppietta. L’automobilista non ha avuto remore, ha continuato ad accelerare salendo sul cordolo e rischiando di travolgere i due, costretti a correre per evitare di essere investiti. Scampato il pericolo, il ragazzo ha lasciato la fidanzata, col batticuore, ed è corso davanti alla macchina urlando contro il conducente. Di tutta risposta l’uomo è sceso dall’auto ed ha preso a schiaffi il giovane scatenando un vero parapiglia. Proprio in quel momento davanti al bar passava un agente in moto dei vigili urbani.
Visto il caos il poliziotto ha inchiodato, è sceso dal mezzo e si è diretto verso i due ragazzi dando la segnalazione della rissa alla centrale e mantenendosi in contatto. Nemmeno il tempo di soccorrere il giovane, sconvolto e segnato dai colpi, e si è visto circondato dai nomadi che fino a poco prima erano seduti al bar ed erano intervenuti non appena vista la polizia.
Quando l’agente è riuscito a raggiungerlo ed ha sentito l’odore di alcol gli ha imposto di sottoporsi all’alcoltest, ma il nomade ha rifiutato e nel parapiglia scatenato dagli altri, sentite le sirene delle altre pattuglie dei vigili che stavano arrivando sul posto, è salito sull’auto di un connazionale ed è fuggito via.
Immediato l’inseguimento lungo le strade di Santa Maria del Sile e Sant’Angelo. Inseguimento inutile perchè l’auto dei nomadi, approfittando del vantaggio, era riuscita a far perdere le proprie tracce. Poco male per gli agenti, che sono risaliti all’identità di Levakovic grazie ai documenti che aveva lasciato all’interno della macchina abbandonata davanti al bar di via Sant’Angelo.
Nell’auto che i vigili hanno scoperto viaggiare senza assicurazione nè bollo, gli agenti hanno trovato anche la bellezza di 1000 euro in contanti, erano nel cruscotto, e nessuno ne ha chiarito la provenienza.
Rintracciato, il nomade pare abbia mandato a recuperare i documenti l’avvocato che di tutta risposta si è visto consegnare la denuncia per resistenza e rifiuto di sottoporsi all’alcoltest. Ora si attende che i ragazzi, spaventatissimi dalla reazione dell’uomo, sporgano denuncia per le botte.
Federico de Wolanski
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