Santander, dopo 4 anni addio a Treviso

Santander Private Banking chiude gli uffici di Treviso. La filiale trevigiana della banca che si occupa di grandi patrimoni – controllata dal colosso spagnolo del credito Santander – ha deciso di trasferire tutte le attività nella sede italiana di Milano. La campagna di conquista della piazza trevigiana era stata inaugurata appena 4 anni fa, con uno sbarco in grande stile in piazza San Vito all'incrocio con via Inferiore, pieno centro cittadino, a due passi da Ca' Sugana e subito dietro piazza dei Signori. Il secondo più grande evento nel settore private in città dopo anni, seguito all'arrivo del Credit Suisse di piazza Hesperia. Gli spagnoli erano approdati nel 2008 tra le domande e i commenti della piazza finanziaria trevigiana, stupita della bandierina posta nel piccolo centro veneto, il quarto in Italia dopo le inaugurazioni di capoluoghi come Milano e Roma. Tutti i clienti e le operazioni verranno seguiti dal quartier generale di Milano, dove sono state accentrate le funzioni, come previsto dalla nuova strategia del gruppo che sta informando tutti i clienti. Le motivazioni della repentina chiusura restano ancora da capire, celati dal “no comment” rilasciato ieri dalla banca, che non ha certo problemi di solidità grazie alla linfa assicurata al gruppo Santander, tra i più grandi agglomerati bancari del mondo. Per giungere in Italia e a Treviso con le carte in regola uscendo dall'anonimato, gli spagnoli del ramo private avevano inserito nel loro consiglio di amministrazione nomi di peso dell'industria come il trevigiano Giuseppe Stefanel, che ha poi mantenuto la carica giocando il ruolo di “sponsor” indiretto per il Santander. Per accattivarsi i clienti con grandi patrimoni erano stati organizzati degli eventi, come quello celebrato al castello di Roncade, presenti Stefanel e altre importanti famiglie trevigiane, al cospetto delle quali erano arrivati i vertici della banca.
Enrico Lorenzo Tidona
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso