San Pietro, dieci animali morti estratti dal sifone

SAN PIETRO DI FELETTO. Una decina di animali sono stati estratti morti ieri mattina dal canale Enel in zona Crevada. Oltre a sette caprioli, sono annegati due cani da caccia e un gatto.
Sul posto già lunedì erano intervenute le guardie ambientali provinciali ed i tecnici dell'Enel, dopo che i residenti e la sezione di Legambiente di Vittorio Veneto avevano segnalato alla polizia locale ed ai carabinieri della forestale la presenza di carcasse di animali. «Un capriolo o due caduti per abbeverarsi può accadere - è la questione che pone Nicola Tonin di Legambiente -, ma sette annegati è un fatto sospetto».
La problematica sarebbe da far risalire ad un tratto a monte del canale che costeggia il torrente Crevada. Per circa 800 metri è assente la recinzione di protezione da un lato, mentre dall'altro è stata costruita dopo che dentro nel canale erano finiti dei bambini. Gli animali sono rimasti bloccati nel sifone all'altezza della nuova bretella di Parè. Durante la costruzione della strada erano state previste delle variante proprio in relazione a quel canale, ma non una rete di protezione.
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, si è interessato del caso ed effettuerà degli approfondimenti e chiederà alle autorità competenti delle spiegazioni per capire come sia stata possibile quella strage di caprioli. Alcuni residenti nella zona hanno evidenziato che sarebbero caduti oltre una ventina di "bambi" in questo periodo. Scendendo dalle aree boschive gli animali scivolano nel canale, forse per abbeverarsi e una volta dentro non riescono ad uscire dall'invaso di cemento. (di.b.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso








