San Liberale, messa solenne a Treviso per il patrono

Per il vescovo Tomasi il santo è «un modello di umanità piena, riuscita, risorta»

Alessandro Zago
Il vescovo di Treviso Michele Tomasi
Il vescovo di Treviso Michele Tomasi

Messa solenne oggi, 27 aprile, a Treviso per il patrono. Il vescovo Michele Tomasi ha indicato San Liberale come «laico innamorato di Cristo, immerso nelle vicende del mondo, immagine del Risorto. Un modello di umanità piena, riuscita, risorta, perché donata e, quindi, realizzata». Sono le parole scandite in cattedrale, ricordando l’impegno di San Liberale «per i poveri, per la difesa della fede cristiana e per la pace».

Presenti alla celebrazione le autorità civili e militari e molti aderenti all’Azione cattolica, che hanno in san Liberale il loro patrono. Liberale, uno dei pochi patroni laici di una diocesi, è vissuto nel IV secolo dopo Cristo, in queste nostre terre, tra Treviso, Altino ed Aquileia, dove «aveva incontrato la persona viva di Gesù, nel Vangelo, nella predicazione e nell’esperienza della Chiesa del suo tempo, a stretto contatto con il suo Vescovo Eliodoro» ha ricordato Tomasi. Liberale si è speso da battezzato e da laico nella carità per i poveri e nella difesa della fede cristiana accanto al suo vescovo. «Laico, che non significa cristiano con meno intensità rispetto ad altre scelte di vita» ha sottolineato Tomasi «o cristiano a mezzo servizio, che pensa soprattutto ad altro, nella vita. Tutt’altro. Laico, che significa cristiano che vive di Cristo, e lo testimonia fin dentro le pieghe del mondo, con luci e contraddizioni, senza fughe e con una decisa scelta di campo: Gesù, la Parola, i poveri».

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