San Giuseppe: protesta delle «strisce»

Scatta sabato la protesta contro il traffico: l’intero quartiere attraverserà per un’ora le pedonali davanti alla parrocchia
TREVISO 26/2/2005 MANIFESTAZIONE DI PROTESTA ABITANTI DI SAN GIUSEPPE protesta san giuseppe
TREVISO 26/2/2005 MANIFESTAZIONE DI PROTESTA ABITANTI DI SAN GIUSEPPE protesta san giuseppe

di Alessandro Zago

Sabato mattina i residenti di San Giuseppe torneranno a marciare compatti, avanti e indietro lungo le strisce pedonali davanti alla chiesa parrocchiale, in segno di protesta contro la colata di traffico della Noalese che, ogni giorno, soffoca l’intero quartiere.

Ancora una marcia, pacifica ma dura, per denunciare l’immobilismo del Comune, nonostante i ripetuti sos lanciati negli anni da chi vive soffocato dallo smog, con il rischio supplementare di essere arrotato dalle auto appena esce di casa. Dopo anni di proteste, è arrivato solo un semaforo a tutela delle strisce pedonali, con il risultato di imbottigliare ancor di più il traffico.

A organizzare la protesta, ancora una volta, è Giancarlo Zuliani, simbolo del quartiere e oggi consigliere comunale del Partito democratico a palazzo dei Trecento.

E infatti è il Pd del capoluogo ad aver indetto a San Giuseppe, per sabato dalle ore 10 alle 11, «un’ora di sensibilità civica». Alla marcia ci saranno anche gli altri esponenti comunali del Pd, che per sabato invitano tutti i cittadini di Treviso «a venire nel “centro storico” di San Giuseppe a fare la spesa, a bere il caffè, a passeggiare, esercitando il diritto di attraversare la strada sulle strisce pedonali» per attirare appunto l’attenzione degli amministratori comunali sulla «disastrosa qualità del vivere a San Giuseppe». Una presa di posizione forte, l’ennesima, che parte dal quartiere più martoriato dal traffico per allagarsi all’intero capoluogo. Ma il Pd inizierà a battere il ferro già stasera, alle ore 20,30 nella sala parrocchiale del quartiere, dove il capogruppo in consiglio comunale Roberto Grigoletto e il segretario cittadino del partito Giovanni Manildo insieme a Zuliani torneranno a parlare dei problemi che attanagliano la zona. Terzo atto della protesta, mercoledì 30 novembre: il Pd invita i cittadini di San Giuseppe a recarsi a palazzo dei Trecento, durante il consiglio comunale, «per ricordare che esiste anche San Giuseppe con i problemi che sembrano così difficili da affrontare per il sindaco Gobbo e la sua giunta».

In quartiere l’emergenza è ormai cronica: da una parte il traffico del nodo delle Stiore che arriva dal cavalcavia e si riversa sul cuore del quartiere; dall’altro il dedalo di rotonde sotto l’asse della tangenziale che convoglia altre colonne di mezzi verso la parrocchia. In mezzo un centro abitato senza più identità, frutto di anni di scelte sbagliate o, peggio, di non scelte. E oggi che le casse comunali sono a secco, lo stallo sembra definitivo. Ma i residenti non ci stanno. Zuliano tanto meno: il consigliere è tornato alla carica con il Comune presentando nuovi suggerimenti viari sotto forma di interrogazione. E la giunta, come replica? Pare che qualcosa, almeno per quanto riguarda le piste ciclo-pedonali, si stia muovendo: forse già lunedì prossimo in commissione Urbanistica dovrebbe approdare appunto il progetto che prevede la messa in sicurezza della attuale pista che collega Stiore e viale Montegrappa, via cavalcavia, con la chiesa parrocchiale, più altre migliorie. Basteranno? Non certo a risolvere il problema principale, ossia la valanga di auto in transito sulla Noalese. Anni fa, quando c’erano i soldi, il Comune aveva in mente di costruire, in piano campana, una sorte di bretella parallela alla strada principale, ma poi tutto è finito in canarina. Ci volevano troppi soldi. «Ma la vera soluzione sarebbe il completamento della tangenziale di Treviso», dicono da Ca’ Sugana, ossia il completamento del quarto lotto, già finanziato. Opera che però pare sia incagliata nei meandri di Regione e Veneto Strade. Della serie: campa cavallo. Non resta, ad oggi, che la rabbia di chi vive a San Giuseppe.

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