Salsa, sagra con l’anemometro Se il vento è forte, tutti a casa

VITTORIO VENETO
La sagra con l’anemometro. E’ l’ultima ‘scoperta’ della sicurezza in città. L’anemometro è uno strumento di misura utilizzato per quantificare la velocità o la pressione del vento. Che cosa c’entri con una sagra è tutto da chiarire. Tornerà puntuale dal 23 agosto, il giorno dopo la ‘Sagra di Sant’Augusta’, la Festa settembrina di San Michele Arcangelo nel campo sportivo di via del Castello, a Salsa. Siamo alla 38esima edizione che è organizzata ancora una volta dall’Unione sportiva S. Michele, presieduta dall’ex assessore Sergio Faraon.
RAGIONI DI SICUREZZA
Le norme di sicurezza, introdotte l’anno scorso dall’amministrazione comunale, hanno messo in forse l’organizzazione di quella che è una delle feste storiche di quartiere, fra le più frequentate in città; vi accorrono di media 5mila visitatori in una decina di giorni. Bene, quest’anno Faraon e i suoi collaboratori hanno dovuto cimentarsi con la fantasia.
DECISIONE DELLA POLIZIA LOCALE
La polizia locale ha imposto, infatti, anche l’anemometro, della cui utilità i volontari di Salsa non riuscivano proprio a darsi ragione. All’esterno degli stand, allestiti tra l’oratorio parrocchiale ed il campo di calcio, è stata infatti installata una apparecchiatura, del costo di 500 euro, che appunto misura il vento. «Se il vento soffiasse a 35km orari, la sirena suonerebbe – mette in guardia Faraon - e chi è presente dovrebbe sloggiare in men che non si dica, per il rischio che voli via tutto». Faraon usa il condizionale, perché da queste parti il vento non esiste, essendoci il riparo delle pareti del monte Altare. Il fatto è che le tensostrutture di Salsa resistono anche intorno ai 70 km orari, la potenza doppia di quella ritenuta a rischio.
LA TENSOSTRUTTURA RESISTE
«Non riusciamo a capire – ammette Faraon – la ragione di norme tanto restrittive». In città l’anenometro lo ha installato anche Carpesica per la festa d’estate. L’Us San Michele in due anni ha dovuto sborsare fior di quattrini per mettersi in regola. «La sicurezza la vogliamo ovviamente anche noi – aggiunge Faraon – ma non riusciamo a capire il senso di tanta severità, dal momento che ci consta, ad esempio, che da nessun’altra parte si faccia ricorso all’anenometro. Siamo andati a verificare la situazione di sagra in sagra e anche a Vittorio Veneto non si fa uso di questo strumento».
UN AIUTO ALL’ASSOCIAZIONE
La festa di Salsa è l’occasione per contribuire al finanziamento dell’organizzazione sportiva (addirittura 5 le squadre giovanili di calcio) e soprattutto di garantire i necessari contributi all’oratorio parrocchiale, che è una struttura indispensabile di aggregazione sociale. La comunità ha perso il parroco residente, ormai da qualche anno, e per tanti aspetti deve autorganizzarsi. Il complesso si trova alle spalle della chiesa, al di là della ferrovia sottoposta in questi giorni all’elettrificazione. Il passaggio a livello per accedere agli impianti resterà anche in futuro, come ha espressamente chiesto l’Unione sportiva. Nei pressi, tra l’altro, transita la caratteristica strada che sale al castello di San Martino, molto frequentata dagli sportivi. —
Francesco Dal Mas
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