Sagra col silenziatore a San Gaetano Proteste sul web

MONTEBELLUNA. Il silenziatore alla sagra di San Gaetano scatena le critiche del popolo del web e non solo. Non una voce a favore del divieto alle giostre di far sentire la musica oltre al cigolio dei meccanismi e all'obbligo di fare il karaoke all'interno del tendone a un volume tale che le voci non escano dallo spazio concesso alla sagra. In compenso piovono critiche a un provvedimento nato in base agli esposti di un residente che ha reso la sagra di San Gaetano diversa da tutte le altre. «Robe assurde... Siam diventati tutti matti», commenta Diego Camatta, «Si può parlare o dà fastidio anche questo?», aggiunge Renzo Guarato. Ironica la battuta di Valeria Maizzi: «Mi raccomando però: non divertiamoci troppo eh». Insomma non ce n'è uno che condivida il fatto che sia stato messo il silenziatore alla sagra di San Gaetano. Scrive poi Yuri Michielin: «Stiamo diventando ridicoli, non è lotta ai decibel ,ma all'aggregazione, il giorno che non parleremo più tra di noi avrete vinto... forse!». Durissimo il commento di Roberta Martignago: «Mai visto niente di più triste. Una vergogna...» e arrabbiato quello in risposta di Sonia Montagner: «Hai ragione, Roby, un vero schifo, ringraziamo le teste d c.... che hanno fatto ciò. A ’sto punto è meglio che non la facciano più». E stroncante è quello di Aristide Progetto Diamante Biazzi: «Che cavolata, poi le stesse persone si lamenterebbero se la sagra non avesse più luogo. Ma che fastidio dà una festa di paese che dura 10 giorni? San Gaetano il resto dell’anno è tranquillissima». Insomma la sagra silente non piace e le proteste si moltiplicano. Silenziosa o non silenziosa, fatto sta però che la tradizionale festa che si chiude stasera a San Gaetano non sembra risentire del provvedimento che l'ha ammutolita: le frequenze sono nella media di quelle degli anni precedenti, quando la musica andava a tutto volume tra le giostre e sul palco non si alternavano ragazzi alle prese col karaoke, ma orchestre del liscio e band rock.
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